Le buche, si sa, sono la croce principale dei tuscanesi. Le strade del paese sono ridotte a dei colabrodo ormai da anni. Spada di Damocle sulla testa delle amministrazioni che si sono succedute, da Peruzzi, a Cappelli, al commissariamento, fino ad oggi.
Rifare le strade costa, e molto, e in alcuni casi non basta tappare qua e la con l’asfalto, rammendare le toppe, servirebbe mettere mano all’intero manto. La giunta Natali ha dichiarato alcuni giorni fa che in breve verrà risolta definitivamente l’annosa situazione di via Caduti di Nassirya con la pavimentazione delle due strade di accesso al quartiere che è cresciuto in maniera esponenziale. Tuttavia i problemi del paese non si limitano a via Nassirya.
Ad esempio ci si chiede se la strada del Mattatoio, quella che conduce alla cartiera, sia di proprietà comunale. A chiederselo non sono solo i tuscanesi. Le buche si sprecano, tanto che è diventato impossibile anche destreggiarsi nello slalom. Negli ultimi giorni poi, complice il maltempo e le abbondanti piogge, la situazione è peggiorata drasticamente un po’ dappertutto.
C’è un caso, senza nulla togliere agli altri, che ci sembra di dover segnalare se non altro per la pericolosità che rappresenta per i cittadini. E’ la voragine che si è creata all’ altezza dello stop di via G. Cerasa, dove il traffico automobilistico si immette su viale Trieste. Nella zona sono stati effettuati dei lavori, terminati i quali si è chiuso il manto stradale divelto con del nuovo asfalto rimosso dalla pioggia. Fare lo stop oggi equivale a danneggiare le automobili. Un consiglio? andate a piedi!