TEMPI DURI PER LA CULTURA E LO SPETTACOLO
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 20/11/2010 08:43:29
L’ASSESSORE GIOVANNA PERUGINI: NON MI ARRENDO ALLE DIFFICOLTÀ
La crisi economica, i tagli governativi ai fondi destinati alla cultura e allo spettacolo, le casse vuote del comune costituiscono un mix da far andare in depressione anche gli amministratori più ispirati all’ottimismo della volontà.
“Sono temi durissimi- afferma l’assessore alla cultura Giovanna Perugini – io però non mi arrendo neanche di fronte a questi ostacoli. “Lo sviluppo di Tuscania è legato imprescindibilmente alla cultura. Investire nella cultura e nell’arte significa favorire l’economia locale: turismo, commercio, artigianato ma anche l’agricoltura di qualità con i suoi prodotti tipici”. Preso atto della indisponibilità delle risorse comunali per poter realizzare una politica culturale degna di questo nome, Giovanna Perugini ha intrapreso l’unica strada percorribile: quella della regione e della Provincia.
“ Abbiamo dovuto rinunciare al progetto Grandi Eventi Culturali perché non abbiamo le risorse da garantire per il cofinanziamento, nonostante le ripetute assicurazioni ad oggi, un progetto ricorrente come Paesaggi di Suoni, non è stato finanziato. Anzi non ho ottenuto alcuna risposta. In questi mesi ho avuto il piacere di incontrare diverse volte l’assessore regionale alla cultura Fabiana Santini, persona piacevolissima che viene coadiuvata da persone competenti ed attente al territorio.
Con lei è in essere un rapporto di autentica collaborazione”. I progetti su cui sta lavorando Giovanna Perugini sono interessanti. “ Essenzialmente sono cinque le iniziative in programma per i prossimi mesi – afferma l’assessore – sui quali mi sto impegnando per poterli realizzare al meglio. Un progetto dedicato al libro, curato in collaborazione con Ennio Cavalli ed Elena Mozzetta, si tratta di una tre giorni alla quale parteciperanno le case editrici ed avrà la scuola come referente prioritario.
Un progetto audiovisivi curato insieme agli organizzatori di Est Film Festival. Per Tuscania si Mostra sto lavorando al Presepe Vivente ed alla Sagra della Frittella. Ci sono però altri due progetti che mi stanno particolarmente a cuore e che sto seguendo con particolare attenzione. Il primo mi è stato suggerito dalla locale sezione dell’Archeoclub, una grande mostra facendo tornare a Tuscania uno dei più importanti reperti archeologici.
Il secondo invece, un incontro, in occasione del quarantennale del terremoto, con Paolo Isaia regista del film la “Cornacchia disse crai”, girato nella baraccopoli alla fine degli anni settanta. Un opera questa che ha partecipato al festival del cinema di Venezia ed è ospitata al MoMA di New York”.