CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO DEI LOCALI NIENTE DA FARE SENZA LA MONETIZZAZIONE DEI PARCHEGGI
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 20/08/2010 07:15:46
Monetizzazione per i parcheggi pubblici, privati o privati di uso pubblico. L’argomento è ostico, suscita rabbia agli interessati e un certo imbarazzo agli amministratori comunali. “Ho chiesto il cambio di destinazione d’uso di un locale che si trova nel centro storico – racconta il diretto interessato - per permettere a mia figlia di esercitare l’attività professionale. Un locale fino ad oggi adibito a magazzino. Il tecnico incaricato di predisporre tutti gli elaborati tecnici e le certificazioni del caso mi ha comunicato che non è possibile ottenere quanto richiesto perché c’è un problema di parcheggio.
Praticamente dovremo aspettare che il comune approvi l’adeguamento della monetizzazione per i parcheggi pubblici, privati o privati di uso pubblico, ovvero dell’incidenza economica per posto auto, secondo lo studio che dovrà essere elaborato dal Comune.
Ad occhio e croce mi è stato detto che se tutto procede bene il cambio di destinazione d’uso mi sarà autorizzato entro la fine dell’anno in corso”.
Di fronte a questa problematica sono rimasti colpiti non solo i cittadini ai quali è stato negato il cambio di destinazione d’uso dei locali ma anche molti tecnici di Tuscania che con diverse ragioni trovano sbagliato il modo di operare dell’ufficio tecnico comunale.
Alcuni di questi tecnici affermano che la monetizzazione dei parcheggi prevista dalla legge 122/1990 si applica solo nel caso in cui si verifica un aumento di carico urbanistico qualora vi sia incremento di superficie utile anche con trasformazione di superficie accessoria (Sa) e/o superficie non residenziale (Snr) in Su e/o variazione della destinazione d’uso con o senza trasformazioni fisiche tra un raggruppamento e l’altro di categorie.
Altri tecnici invece sostengono che pur essendo lecita la monetizzazione dei parcheggi, l’amministrazione comunale, tenuto conto che sono oltre venti anni che la legge in questione di fatto a Tuscania non è stata applicata, dovrebbe iniziare a mostrare tanta inflessibilità a partire dalla data di approvazione del piano che dovrà stabilire l’incidenza economica per posto auto.
“E’ il comune che non è in regola – afferma un tecnico di lungo corso - perché non ha provveduto a dotarsi dei dovuti strumenti urbanistici. Sono oltre vent’anni che la legge 122/1990 prevede la monetizzazione dei parcheggi anche nel caso di cambio di destinazione d’uso dei locali nei centri storici. Invece di creare problemi ai cittadini il comune prima si metta in regola e poi pretenda che le leggi vengano osservate. L’eccesso di zelo molte volte crea più danni del permissivismo”.