NATALI SULLA POSSIBILITÀ DI CENTRALE NUCLEARE A MONTALTO
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Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 23/09/2010 19:23:21
Il sindaco Natali esprime il suo parere sulla possibilità dell'utilizzo di Montalto, come sede indicata per la sperimentazione in Italia della centrale nucleare con la tecnologia francese Epr. “Seguendo la mia linea politica- dice- noi del Pdl non siamo mai stati contrari al nucleare.
Parlando a nome di Tuscania però, bisogna notare che noi possiamo subirne le possibili conseguenze, a causa della nostra prossimità alla centrale, senza mai ricavarne i profitti. Per quanto mi riguarda comunque, il mondo va avanti e non possiamo fermare la sua evoluzione, certamente dobbiamo informarci bene e valutare la questione sotto ogni punto di vista con enorme attenzione”.
Queste parole di Natali seguono le dichiarazioni di Giuseppe Parroncini, tuscanese di origine, che dopo la trasmissione di approfondimento “Presa Diretta”, di Rai 3 si è detto convinto dell'eventualità di impianti nucleari nelle nostre zone. “Per l'Italia sarà la Tuscia viterbese a fare da cavia- ha dichiarato il consigliere regionale- perché ormai lo sanno tutti che una nuova centrale nucleare è prevista a Montalto di Castro, come dimostrano i sopralluoghi dell'Enel.
Ciò che non viene detto è che di questo tipo non ne esiste nessuna funzionante in tutto il mondo perché la tecnologia francese Epr, quella che il governo vuole utilizzare è sperimentale. Ce ne sono tre nel mondo in Cina, Finlandia e Francia e stanno registrando problemi a non finire”.
Logicamente le idee di Natali sono diverse da quelle del consigliere del Pd, soprattutto per una questione di appartenenza politica, ma il sindaco ha già accennato alcune possibili conseguenze negative per Tuscania che, causa della sua vicinanza con Montalto, è una delle prime cittadine a subire le possibili ripercussioni, senza però poter usufruire dei vantaggi.
A differenza delle casse comunali tuscanesi, “storicamente” vuote, l'amministrazione di Montalto, già tra quelle con maggiori disponibilità, potrà contare sulle ulteriori opportunità economiche degli incentivi statali e su tutte ripercussioni economiche di una centrale nucleare.
Quello che resterà da vedere, se verrà confermata l'intenzione governativa di dare il via alla sperimentazione, è l'impatto dei cittadini con questa idea. Senza dubbio un evento simile, oltre a modificare radicalmente la Tuscia viterbese, sarà interpretato da pareri estremamente contrastanti che possono cambiare gli equilibri politici interni.
Stefano Mattei