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RECUPERO CREDITI: IL COMUNE INIZIA DALLA TARSU
Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo • 24/04/2010 11:55:47
Gli uffici del settore economico del comune sono al lavoro per definire l’elenco completo dei cittadini morosi per la TARSU. L’attività degli uffici è finalizzata non solo a scoprire gli evasori totali o parziali che siano ma anche le anomalie relative ai parametri di applicazione della tassa. “Il lavoro procede in modo spedito – afferma uno degli operatori impegnati nel progetto recupero crediti – la verifica è basata su un sistema di controllo incrociato tra i ruoli ed il catasto.

Un lavoro abbastanza complicato perché non di rado si incontrano situazioni molto “intricate”. L’intestatario del ruolo può risultare persona diversa dal soggetto su cui invece ricade l’obbligo di pagare la TARSU, in questi casi, la nostra attività deve essere molto approfondita e precisa”. Come più volte ha avuto modo di dichiarare l’assessore al bilancio Francesco Nassi l’iniziativa del recupero dei crediti è tra le priorità del suo programma. La normativa sulla tarsu prevede che il costo del servizio debba essere coperto per intero dai contribuenti.

La tassa viene calcolata sulla base dei metri quadri degli immobili. L’incrocio dei dati utilizzando la banca dati del catasto porterà un notevole aumento della base imponibile della tassa dei rifiuti, infatti i metri quadrati su cui si applica la TARSU, dopo l’attività di controllo risulteranno molti di più.

La legge impone, ai contribuenti, a decorrere dal primo gennaio 2005, di dichiarare ai fini Tarsu una superficie non inferiore all’80 per cento della superficie catastale. Tale previsione è valevole per tutti gli immobili censiti nel catasto edilizio urbano. La norma prosegue stabilendo che, per gli immobili le cui superfici sono state già oggetto di una precedente denuncia ma che risultano inferiori alla predetta percentuale, i Comuni possono modificare d’ufficio le superfici stesse, dandone comunicazione agli interessati, a seguito dell’incrocio dei dati in possesso dell’ente con quelli resi disponibili dall’Agenzia del Territorio. Ovviamente, se la superficie da dichiarare è maggiore, la tassa dovrà essere assolta su quest’ultima, ovvero su quella effettiva.

Il comune comunque non potrà iscrivere subito a ruolo quanto dovuto in più dai contribuenti ma dovrà darne prima comunicazione agli interessati della intervenuta modifica. Subito dopo la verifica dell’ evasione sulla TARSU gli uffici comunali avvieranno anche quella sull’ICI e sull’Acqua. Come già accaduto nelle precedenti attività di accertamento le somme da recuperare saranno notevoli.

Questa volta però grazie all’utilizzo della banca dati del catasto gli errori dovrebbero essere molto limitati. Per gli immobili che non risultano ancora accatastati viene fatto riferimento ai rilievi fotogrammetrici eseguiti dell’Agenzia del Territorio che ha provveduto a comunicare a tutti i comuni l’elenco delle unità immobiliari che risultano anomale.

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