CARLA SALVATORI SULLE IRREGOLARITÀ DELLO STATUTO DELLA COOPERATIVA LAVORATORI DELLA TERRA
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Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 01/09/2010 09:51:56
Carla Salvatori, avvocato e figlia del fondatore della cooperativa “Lavoratori della terra”, denuncia l'approvazione del nuovo statuto avvenuta sabato scorso. “Questa approvazione- dice la Salvatori- che secondo loro è stata fatta a vantaggio dei soci onorari, in realtà è solo una presa in giro, dato che lo statuto li ignora completamente ed è arrivata in assemblee straordinarie che non hanno seguito le procedure legali e si sono svolte nella più totale confusione”.
Le vicende legate a questa importante realtà tuscanese, negli ultimi anni sono state estremamente controverse. “In passato- continua la Salvatori- per dare una continuità storica a questa vecchia cooperativa, c'è stata una divisione tra soci onorari e soci effettivi. Nel 2009 venne presentata una lista per succedere al consiglio di cui facevo parte e che lasciava un bilancio in leggero attivo.
La lista presentata aveva tra i suoi nomi alcuni soci onorari, quindi venne respinta, poi è stata presentata una successiva, legale, che ha vinto, ma di fatto i vincitori sono stati sostituiti da altri. In un anno è stato accumulato un passivo di oltre 130 mila euro, perciò richiesi un'ispezione straordinaria al ministero dello sviluppo economico per valutare gli estremi di un provvedimento sulle strutture della cooperativa. L'ispezione è stata fatta, ma non sono mai riuscita ad sapere con esattezza quello che è successo. In questo clima di mancata trasparenza, si è arrivati agli ultimi tempi dove, sono stati convocati solo alcuni soci con la promessa che molti che figuravano come onorari sarebbero diventati effettivi.
Nell'ultima assemblea alla quale ho partecipato chiesi un rinvio, anche perché è impossibile cambiare 20 articoli di uno statuto dall'oggi al domani senza avere il tempo di leggere una bozza del nuovo. La mia proposta è stata respinta e si è andati alle votazioni per alzata di mano, cosa che certamente non garantisce la legalità della questione, considerando la confusione tra soci onorari e effettivi.
C'è stata l'approvazione, ma si sono accorti che mancava il quorum, quindi l'assemblea è stata rifatta sabato scorso con la definitiva approvazione. Quello che grida vendetta è che c'è stata una presa di potere da parte di alcuni e che l'attuale statuto, oltre il metodo di approvazione irregolare cita anche delle leggi che sono state abrogate, come l'incomprensibile presenza di un 20% di soci imprenditori. Oltre il danno, la beffa nei miei confronti è che pensano di difendere l'eredità ideologica di mio padre scagliandosi contro di me”.
Stefano Mattei