Cerca nel Blog
LA CARITAS DI TUSCANIA: UNA GRANDE REALTA’
Pubblicato da Valeria Sebastiani in Nuovo Viterbo Oggi • 21/01/2010 07:40:42

Tutti i giovedì mattina dalle 10,00 alle 12,00 e tutti i venerdì mattina sempre alla stessa ora la nuova sede della Caritas di Tuscania, nello storico Palazzo Pocci (già sede dell’omonimo circoletto e del consultorio) è aperta al pubblico: Il giovedì è dedicato alla raccolta dei beni ed il venerdì alla distribuzione per tutti coloro che ne hanno necessità.

Entrando nella nuova sede si vede il frutto di anni di lavoro da parte dei volontari dell’associazione, in tutto 15 persone, che seguono con passione e dedizione quello che è molto più di semplice volontariato, quasi una missione. I volontari si alternano nella struttura nei giorni di apertura al pubblico e hanno tutti un compito ben preciso e distinto: dalla raccolta, alla distribuzione, al rapporto con gli assistiti, a quello con le istituzioni, alla contabilità.

Hanno fatto passi da gigante da quando hanno iniziato tra mille difficoltà ad oggi, ma mostrano sempre lo stesso spirito ottimistico e la voglia di crescere. Nelle 5 stanze della nuova sede hanno allestito un piccolo supermercato della solidarietà: ci sono le stanze dedicate all’abbigliamento uomo, donna e bambino dove gli indumenti sono divisi per taglie, organizzati e disposti su scaffali ed appendiabiti, c’è il reparto calzature, l’angolo dei giocattoli per i bambini, il magazzino per lo stoccaggio dei capi fuori stagione, la stanza dei generi alimentari anche questi divisi accuratamente per genere, dove notiamo pacchi di alimenti vari pronti per la consegna.

“Assistiamo costantemente circa trenta famiglie - dichiara uno dei volontari -alle quali periodicamente forniamo generi alimentari cercando di personalizzare i loro pacchi con i beni più necessari. Poi ovviamente ci sono persone che vengono in sede saltuariamente secondo le loro necessità, altri che ci chiedono se possiamo procurare loro mobili e suppellettili delle quali , magari, al momento non disponiamo così raccogliamo le richieste poi facciamo appello alla sensibilità dei cittadini e grazie al passaparola riusciamo quasi sempre a soddisfarle
.” La vera sorpresa arriva quando chiediamo ai volontari di spiegarci il perché dei tanti cartelloni disegnati che ritraggono bambini di ogni provenienza geografica che adornano le pareti del grandissimo salone di ingresso.

“Grazie agli spazi della nuova sede abbiamo potuto realizzare un progetto che desideriamo realizzare da tanti anni- risponde un’ altra volontaria-: creare un piccolo centro di alfabetizzazione e doposcuola per bambini stranieri che non parlano ancora nostra lingua, per facilitare l’accesso all’istruzione ma anche l’inserimento nella società, o per bambini italiani che hanno bisogno di aiuto nello svolgimento dei compiti pomeridiani.” Il centro , dove prestano attività di volontariato 8 insegnanti, ha raggiunto la partecipazione di più di 20 allievi tra i quali non ci sono soltanto bambini ma anche una ragazza straniera che segue un programma di alfabetizzazione.

Nonostante ad entrare qui nella sede sembra che niente manchi a questa piccola- grande industria operosa, la Caritas si regge in piedi grazie all’aiuto di quanti collaborano, ognuno nelle proprie possibilità, con la sua attività: cittadini che partecipano alla raccolta dei generi alimentari nei negozi(alla Coop di Tuscania) o che li portano al centro di raccolta, che scelgono di disfarsi di quei capi di abbigliamento che non indossano più perché passato di moda, o fuori misura, o di mobili ed elettrodomestici, non gettandoli nella spazzatura ma portandoli in sede ..ci sono tanti modi diversi con i quali grazie alla Caritas si possono aiutare gli altri e uno nuovo ce lo suggerisce un volontario che approfitta della nostra presenza per lanciare un appello: “ Oltre la carenza di cibo e vestiti, i problemi di lavoro e di alfabetizzazione dei nostri assistiti, abbiamo potuto notare che c’è un altro servizio che potremmo fare e del quale c’è estrema necessità ma per poterci riuscire abbiamo bisogno di più volontari e allora è ai giovani che voglio rivolgermi: se qualcuno di voi ha un ora libera dagli impegni di studio da poter dedicare a noi, stiamo cercando chi, almeno una volta la settimana, sarebbe disposto ad andare a far visita alle tante persone anziane sole che vivono qui nel nostro paese, non si tratta di un impegno fisso o di orari prestabiliti ma di un incarico da gestire a proprio piacere e secondo la disponibilità personale. Adottare un nonno perchè di fame si muore ma oggi si può morire anche di solitudine”
Valeria Sebastiani


I commenti sono stati disattivati a causa di SPAM, saranno riattivati il 1° gennaio 2011