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MASSIMILIANO VENANZI DIFENDE I LAVORATORI E LA ZHARIKOVA LO QUERELA
Pubblicato da Stefano Mattei in Nuovo Corriere Viterbese • 18/03/2010 21:43:07
L'incontro presso il giudice del lavoro per discutere il destino degli operai licenziati della cartiera è finito con un ennesimo rinvio. La Zharikova, a capo della dirigenza dell'azienda sembra però abbia dato la notizia di una sua querela contro Massimiliano Venanzi, incaricato dalla Cgil per seguire la vicenda. Fortunato Mannino, segretario provinciale della Cisl descrive l'incontro. “Loro si sono costituiti oggi- dice- all'ultimo giorno disponibile, una cosa che possono fare in via legale, ma che non fa altro che innervosire gli animi che sono già estremamente esasperati. Restiamo comunque fiduciosi sull'operato del giudice e continuiamo a ribadire che i licenziamenti sono illegittimi”.
Dunque la dirigenza ha presentato ieri le sue “memorie”, cioè l'insieme dei documenti, a questo punto i legali dei lavoratori hanno tempo fino al 26 marzo per rispondere, poi a loro volta dovranno replicare gli avvocati della dirigenza che avranno tempo fino al 1 aprile. Per ora dal giudice non è stata fissata nessuna nuova udienza, ma si suppone che ci saranno risultati concreti poco dopo Pasqua.

Uno degli operai licenziati, che erano quasi tutti presenti all'incontro di oggi anche se non hanno assistere all'incontro, esprime il suo rammarico, ma anche la sua fiducia per la risoluzione della questione che soprattutto per i lavoratori e le loro famiglie è davvero estenuante. “Loro cercano di allungare la cosa il più possibile- dice l'operaio- anche questa mossa di presentare i documenti all'ultimo giorno è certamente stata fatta per allungare ulteriormente i tempi, ma noi cerchiamo di tenere duro e crediamo nella decisione del giudice”.

Questa vicenda si sta trascinando dallo scorso Natale fino alla prossima Pasqua dunque, a meno di ulteriori nuove sorprese. Sarcastica e emblematica la reazione di Massimiliano Venanzi alla notizia della querela della Zharikova nei suoi confronti. “Non sapevo che per difendere persone- dice- che sono stato licenziate e che lasciano famiglie senza sostegno si potessero prendere delle querele, ma ho imparato qualcosa di nuovo e evidentemente questo significa che sto facendo bene il mio lavoro”

Stefano Mattei

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