Probabilmente nel prossimo consiglio comunale ci sarà una apertura alle telecamere. Da molto tempo grande parte dell'opinione pubblica sostiene la necessità delle riprese audio-video, per permettere a una parte più ampia della popolazione di conoscere le decisioni e le discussioni della pubblica amministrazione.
Un atto di crescita che considerando lo sviluppo della la comunicazione politica moderna, sembra assolutamente necessario. Grandi polemiche sulla questione sono nate quando il consigliere di opposizione Regino Brachetti, ha duramente richiesto il sequestro del mezzo con il quale Luigi Pica, dal pubblico, stava registrando la seduta.
Ora, dal suo popolare blog, Pica rilancia la causa pubblicando anche un messaggio di solidarietà mandato a lui da un consigliere comunale di un comune di Ripabella nel Pisano, che si è trovato in una situazione analoga. “Il presidente del consiglio comunale- scrive il consigliere di Ripabella- mi ha fatto sequestrare il registratore, ma io domani lo denuncio per abuso di potere. Già non è normale ordinare lo spegnimento, ma comunque lui non ha nessun potere di sequestrare un oggetto. Al limite può ordinare l'allontanamento dalla sala. Dobbiamo divulgare per ottenere che in tutti i comuni sia libera la registrazione o mettano loro online il file”
Un gesto che certamente dimostra come questa non è una situazione isolata. Anche se le registrazioni di Pica non seguivano la regolare procedura, avevano certamente intenzioni estremamente legittime e forse solo il modo e la durezza con cui Brachetti si è espresso è stato eccessivo.
Ciccioli ha poi fornito sollecitamente il materiale per un confronto legale sulla questione e si è reso disponibile a dare la sua approvazione per riprendere le prossime sedute.
Nel caso specifico del comune di Tuscania, secondo la legge, mancando una regolamento interno sulle riprese, è unicamente il presidente del consiglio, non l'amministrazione, a decidere di volta in volta se liberi cittadini possono registrare le riunioni.
Ora considerando che lunedì verrà consegnata una richiesta formale a Ciccioli, i tempi sono decisamente maturi per un doveroso cambiamento. Gli altri membri del consiglio, o perlomeno grande parte di essi, anche se non hanno potere decisionale, sono sembrati anch'essi abbastanza propensi a questo segnale di crescita.
Oltre a maggiore trasparenza, certamente potrà mutare sensibilmente la natura del dibattito politico. Le telecamere infatti, possono indurre ad aumentare la teatralità del dialogo, ma senza dubbio aiutano a eliminare, o almeno a denunciare, volgarità e dialettalismi troppo spesso in voga nei consigli comunali tuscanesi, spingendoli a quella maturità necessaria per un confronto di interesse pubblico.
Stefano Mattei