INQUINAMENTO FIUME MARTA: A QUANDO I LAVORI PER IL MIGLIORAMENTO DEL DEPURATORE
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 01/06/2010 19:15:11
Il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola, denunciando il grave stato di salute del fiume Marta, chiama in causa anche il depuratore del comune di Tuscania. Una osservazione giusta, quella di Mazzola, perché che il depuratore di Tuscania non funziona da anni, lo sanno tutti. Da oltre venti anni il problema è noto: la tecnologia usata quella del processo aerobico, funziona soltanto se si verificano determinate condizioni: la separazione delle acque chiare da quelle scure, l’assenza di immissioni provenienti da scarichi industriali ed una permanente ed efficiente attività di manutenzione.
Il depuratore di Guado Cinto non possiede nessuna di queste condizioni. I primi ad accorgersi che il fiume era colpito dall’inquinamento sono stati i pescatori che hanno più volte denunciato, morie di pesci, assenza di riproduzione e vaste zone ammorbate da melme appiccicose. Subito dopo l’ SOS è stato lanciato da una studentessa della facoltà di biologia, la quale per documentare la propria tesi di laurea, per alcuni mesi ha realizzato campionature dell’acqua ed osservazioni della microflora e microfauna. La neolaureanda ha messo nero su bianco nella sua tesi che in alcune zone del territorio di Tuscania la situazione era giunta al limite del deserto biologico.
Altre autorevoli conferme del cattivo stato di salute del fiume Marta nel territorio di Tuscania sono giunte dal Piano d’Assetto della Riserva naturale, dove più volte viene evidenziata la necessità di ristrutturare e potenziare il depuratore comunale. L’amministrazione provinciale non ha sottovalutato questa emergenza, tanto è vero, che l’ex assessore all’ambiente Tolmino Piazzai, nel dicembre 2009 ha promosso l’ approvazione del progetto per il potenziamento del depuratore all'interno della riserva naturale e per i lavori di ripristino della sorgente e del fontanile in località Sant'Angelo. L'investimento totale per questo intervento è di 1.430.000 euro.
Lo stesso ex assessore Piazzai ha illustrato le caratteristiche di questo intervento nel corso dell’assemblea pubblica che si è svolta presso la sala conferenze della biblioteca comunale nell’autunno scorso per presentare il Piano d’assetto della riserva. “Il progetto per il depuratore comunale – affermò testualmente l'assessore Tolmino Piazzai – prevede l'innalzamento delle pareti di alcune vasche esistenti, la riconversione funzionale di altre unità, e solo in parte la realizzazione di nuove vasche, quasi interamente fuori terra.
L'area del depuratore non sarà quindi incrementata rispetto a quella attuale, così da limitarne l'impatto sul territorio". I cittadini di Tuscania, attenti alla salvaguardia dell’ambiente, sono felici che il sindaco di Tarquinia abbia alzato lo sguardo ben oltre il proprio territorio: “ Con la presa di posizione di Mazzola – afferma il responsabile della Lega Ambiente di Tuscania – può darsi che i lavori di ristrutturazione del depuratore potranno essere avviati con maggiore celerità.
L’amministrazione comunale di Tuscania, dovrebbe fare propria la proposta del sindaco di Tarquinia, in modo tale da unire le forze ed ottenere maggiore ascolto dall’ amministrazione provinciale”.