Pierangelo Santi nel suo blog (vedi: http://pierangelo.wordpress.com/2010/08/19/fuori-servizio/) ad un anno dall’insediamento di questa amministrazione, fa un’analisi, l’ho voluta mettere su “Succede a Tuscania” per permettere a chi legge da fare commenti.E’ passato più di un anno dall’insediamento della nuova amministrazione. Seppur concettualmente antagonista per storia e ideologia, ho voluto concedergli del tempo prima di criticare, anche per poter vedere i frutti del nuovo progetto: le promesse erano tante e qualcosa di buono poteva venirne fuori.
A più di un anno di distanza andando a spulciare l’attività di questa giunta possiamo invece cogliere il niente, un campo arido con qualche foglia verde isolata e tanti frutti secchi. non un lampo, un segnale positivo, solo normale amministrazione e qualche volta anche meno.
Il fallimento è totale, ed è impersonato soprattutto dal primo cittadino: per anni ha inseguito quello scranno, ma non ha superato la prova della verità. A livello umano niente da eccepire, nessuno può negare che sia una brava persona, ma il suo spessore politico si è rivelato molto basso. Non ha saputo dare la spinta che il paese aspettava.
Era lui che doveva prendere in mano la situazione, guidare con decisione la giunta e provare a traghettare il paese fuori della melma in cui si ritrovava impantanato. E pensare che aveva un’occasione unica, dopo anni di egemonia c’era l’occasione per voltare pagina, ma non è successo niente.
Solo normale amministrazione e diplomazia: il lavoro più impegnativo che sembra abbia dovuto affrontare fino adesso è stato incollare i cocci del puzzle-maggioranza, una maggioranza che mostra la sua debole coesione, com’era prevedibile, essendo troppo eterogenea e che succhia tutte le energie solo per esistere.
Così mentre le energie si sprecano nella diplomazia interna, ben poco rimane per il lavoro istituzionale e lo stallo è servito. Il paese rimane immobile, scivolando verso un sonno profondo.
Certo, mi direte:”Troppo facile criticare senza proporre”, ma la mia più che una critica è un’opinione, un leggere lo stato della situazione. Io non posso dire di avere la soluzione, però loro la dovrebbero almeno cercare non occupando la maggior parte del tempo in sfide di potere interne che portano al niente totale.
In ultimo. Alla luce delle mie due esperienze elettorali, non oserei chiamarle politiche, che mi hanno permesso di scrutare la politica tuscanese più da vicino, mi sento di affermare una cosa. L’unica persona che avrebbe veramente potuto portare qualcosa di nuovo, dando una vera svolta a questo paese, rimane Dario Mencagli.
Forse con lui avremmo avuto soluzioni all’inizio indigeste, ma sicuramente proiettate al bene comune e la sua tenacia credo che gli avrebbe fatto ottenere anche degli risultati ottimi. Sicuramente avrebbe dato la scossa che manca a questo paese che sembra ormai impantanato in un sistema politico vecchio e stantio che non riesce a guardare avanti.
Saluti a tutti