Sulla scia delle polemiche e le strumentalizzazioni politiche del caso “canile” che hanno investito la maggioranza consigliare dopo che il sindaco Massimo Natali in consiglio comunale ha annunciato la nuova, astronomica cifra, di 140.000 euro per la realizzazione della struttura, abbiamo deciso di ascoltare la voce del primo cittadino per fare chiarezza sulla questione e sgonfiare ogni bagarre fondata su possibili notizie false e tendenziose.
Sindaco Natali, in primis devo farle una domanda che si è sentito gia fare mille volte ma la cui risposta, a quanto sembra, non è ancora chiara a tutti: lei ha veramente intenzione di costruire il nuovo rifugio che dovrà accogliere i cani ospiti del Rifugio Speranza? Una volta per tutte, si! Questa amministrazione si sta occupando di risolverla la vicenda fin dal suo insediamento.
Molti cittadini si domandano perchè la cifra della costruzione sia lievitata, triplicandosi rispetto alle 50.000 euro accantonate dal commissario Tarricone..50.000 euro non erano l’intera cifra che sarebbe servita per edificare la struttura, ma solo una parte, a quella si aggiungono 25.000 euro stanziate ad hoc dalla Regione, per un totale di 75.000 euro. Il costo totale della struttura è di 165.000 euro, quindi 140.000 a carico del comune. Questo tanto per chiarire le cifre, per rispondere poi alla vostra domanda dico ancora una volta che la cifra è dovuta al rispetto delle normative sulla costruzione.
Nello specifico?I costi della costruzione ammontano a 120.000 euro, i restanti soldi vanno per la normativa di sicurezza, l’IVA, gli accertamenti, le indagini e le spese tecniche.
120.000 euro per le spese di costruzione: a tal proposito un privato ha dichiarato di poter realizzare la struttura con 74.000 euro. E’ possibile?Non è possibile. Il progetto realizzato dall’Ing. Rossetti, che si attestava circa sulla stessa cifra espressa dal privato, non teneva conto della manodopera: i lavori sarebbero stati a carico degli operai comunali. Non teneva conto delle spese per la messa a norma, mancavano le spese per l’impianto di illuminazione. Le coperture in lamiera previste dal progetto non rispettavano la norma che le vuole in muratura, pena la mancata autorizzazione a procedere. Mancavano anche la casetta del custode, provvista di servisti igienici e piccolo ambulatorio per le emergenze sanitarie. Tutti elementi necessari per poter procedere con la costruzione, senza i quali non avremmo mai potuto avere le autorizzazioni.
Se si fosse proceduto senza il rispetto delle normative, quale sarebbe stato il rischio?Quello della chiusura della struttura. Anzi non ce l’avrebbero mai fatta aprire! Come è successo gia a tante altre strutture nel paese.
Come state procedendo? Quali sono i tempi?Sto aspettando di ottenere il certificato che ufficializza il cambio di destinazione d’uso per il terreno dove sorgerà la struttura. Un permesso che avrei dovuto avere gia 15 giorni fa e per il quale mi sto personalmente adoperando. Dopo procederemo con l’approvazione del progetto in consiglio comunale a cui seguirà immediatamente la conferenza di servizi e subito dopo la gara d’ appalto. Abbiamo gia ottenuto il mutuo di 90.000 euro necessario a coprire l’intera spesa.
Quindi dobbiamo sperare in una soluzione rapida?Non appena avrò tutta la documentazione necessaria, procederemo, al di là degli intoppi burocratici.
Valeria Sebastiani