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FORSE LA ZHARIKOVA NON SARÀ PRESENTE AL CONSIGLIO COMUNALE DI MARTEDÌ
Pubblicato da Stefano Mattei in Nuovo Corriere Viterbese • 01/02/2010 16:26:00
Poco prima del consiglio straordinario di martedì, al quale sono state invitati tutti gli esponenti politici di spicco della regione e della provincia per tentare di risolvere la complessa questione della cartiera, la dirigenza ha deciso di scriverci una lettera in risposta alla dichiarazioni dei giorni scorsi apparse su questo giornale da parte dei sindacati, nella quale prospetta possibilità di non partecipare alla riunione.

“Sicuramente ci sarebbero strade alternative per iniziare a trovare la soluzione della situazione creatasi nello stabilimento della Cartiera di Tuscania- scrive la Zharikova - le strade che, nel tentare di superare la crisi, ormai sentita profondamente anche dal resto del paese, dovrebbero coinvolgere veramente tutte le parti interessate.

L’unica in nessun modo coinvolta, da parte di nessuno, risulta essere l’Azienda, quella che effettivamente è stata nuovamente messa in crisi dall’atteggiamento irresponsabile delle organizzazioni sindacali e degli stessi operai e che dovrebbe, superando la crisi, garantire loro un posto di lavoro. Martedì ci sarà l'atteso consiglio comunale, vorrei conoscere il modo con il quale si può discutere il destino di un’azienda privata senza convocarla.

L’unico modo possibile è che, dopo i vari tentativi precedenti poco riusciti per far interrompere l’attività “della cartiera”, adesso non si prende neanche in considerazione l’esistenza della stessa. Non mi sembra corretto ricordarsi che esiste soltanto per fare commenti di tipo distruttivo. Le speranze espresse da Fortunato Mannino nel risolvere la situazione, non sono state in nessun modo condivise con i vari tentativi scritti dell’amministrazione dell’Azienda nell’instaurare un tavolo bonario per permettere comunque agli operai di percepire i soldi delle mensilità arretrate tramite il pagamento diretto della cassa integrazione, come da accordi già esistenti, ad esempio quello siglato a luglio del 2009, ed applicabili anche in questa situazione.

Il continuo diniego pubblico da parte delle organizzazioni sindacali dell’esistenza di ogni iniziativa positiva inoltrata da parte dell’amministrazione, facendo perdere il tempo prezioso in una situazione come questa e compromettendo seriamente il futuro della stessa, iniziativa ancora rimasta incomprensibile, porta ad avere serie dubbi sulle finalità dell’azione intrapresa. Per spiegare meglio: Se tu sei consapevole che per camminare ti servono le gambe, perché le devi comunque tagliare e poi cercare di mettere le protesi?

Comunque non risultano alla scrivente le iniziative a favore del reinserimento dei dipendenti intrapresi dalle organizzazioni sindacali, neanche presso il giudice del lavoro. E' chiara invece, la volontà degli stessi di allungare i tempi della situazione, che non si comprende in quale modo potrebbe favorire i diretti interessati, costringendoli in questo momento a cercare i lavori saltuari, retribuiti immediatamente, che andrebbero in diretto conflitto con il desiderio di intraprendere immediatamente il posto di lavoro tanto conteso.

Dopo la delusione dell’incontro del 11 gennaio 2010 presso il Comune di Tuscania, sarebbe più opportuno fare la convocazione delle parti in un luogo di mediazione dove si può garantire un’equa distanza tra le parti e mediatore , il rispetto dei diritti di entrambe le parti ed esecuzione corretta delle procedure ordinarie di una riunione così importante. Le stesse condizioni che fino adesso sono state compromessi dagli incontri precedenti. Pertanto non sarà garantita la presenza dell’azienda, che fino adesso non è stata in nessun modo convocata”.


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