CARTIERA DI TUSCANIA: ALLARME PER L’ATTIVITÀ DI PIROLISI
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 27/08/2010 08:50:51
La pirolisi è un processo di degradazione termica in assenza di ossigeno. E' una tecnica che, con particolari accorgimenti tecnici, l'utilizzo di uno speciale tipo di forno, la dissociazione molecolare tra 400 e 800°C, contro i 1300 °C degli inceneritori, può assicurare la totale assenza di diossine, oltre ai fumi con le polveri. Di questa metodologia per lo smaltimento dei rifiuti si parla già da alcuni giorni a Tuscania, dopo che si è appresa la notizia di una richiesta avanzata all’ Amministrazione Provinciale di Viterbo da parte dalla società che ha rilevato dal curatore fallimentare lo stabilimento della cartiera. Dalle prime informazioni sembra accertato il fatto che entro la prima quindicina del prossimo mese di settembre sarà avviata, presso l’assessorato ambiente della provincia, la conferenza dei servizi che dovrà valutare la fattibilità del progetto presentato.
Come è facile immaginare sono moltissimi i cittadini e le associazioni preoccupati per l’eventuale avvio di questa attività. Queste le osservazioni più comuni: “Non si capisce come sia possibile attivare un attività del genere all’interno di una Riserva Naturale.
Un inceneritore anche se tecnologicamente avanzato a poche centinaia di metri dal centro urbano è dannoso alla salute.
Considerato l’enorme accumulo di materiale plastico giacente presso lo stabilimento della cartiera sicuramente la nuova società pensa di utilizzarlo per avviare l’attività del termovalorizzatore. A Tuscania abbiamo già abbastanza problemi con l’inquinamento, basta pensare alla puzza che arriva dallo stabilimento di compostaggio”.
Nei prossimi giorni, quando l’attività dell’amministrazione comunale e dei consiglieri provinciali Staccini e Bartolacci sarà ripresa dopo la pausa feriale, sarà possibile conoscere i dettagli di questo progetto.