DA VIA PRAMPOLINI UN ALTRO CASO CONCLAMATOLa pandemia viene dichiarata quando una stessa malattia si manifesta in diverse aree geografiche. Anche la mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione a Tuscania ormai viene considerata una pandemia.
Dopo le innumerevoli proteste che da anni vengono levate da quanti hanno acquistato una nuova casa nei nuovi insediamenti periferici da Via Nassyria a Via Alarico Santi, come pure dagli imprenditori che operano nella zona artigianale sulla provinciale Tarquiniese, adesso a chiedere che vengano rispettati i propri diritti, sono gli abitanti di Via Prampolini.
Una zona questa che non può più essere chiamata periferica. Anche in questo caso chi di dovere non ha mantenuto gli impegni contrattuali assunti ed ha lasciato, a seconda delle stagioni, in mezzo al fango o alla polvere molte famiglie. Adesso però, dopo aver più volte chiesto di ottemperare agli impegni ed aver sollecitato il comune ad esercitare il proprio ruolo, queste famiglie si sono rivolte ad un legale. Queste opere di urbanizzazione avrebbero dovuto essere eseguite dal Consorzio Petrella, in virtù della delibera della Giunta Municipale n. 247 del 29.06.2005 ed a scomputo totale degli oneri di urbanizzazione primaria dovuti per il rilascio dei permessi a costruire per la realizzazione di otto villini.
La licenza edilizia era sottoposta alla duplice condizione che venisse prodotta a favore del comune una polizza assicurativa o fideiussione bancaria a garanzia dell’ esecuzione delle predette opere e che le opere venissero definitivamente completate entro il termine di ultimazione dei lavori dell’ ultimo villino e, in ogni caso, entro il termine di quattro anni. “ I quattro anni sono già abbondantemente trascorsi - affermano le famiglie di Via Prampolini – vogliamo sapere per quale motivo ancora non sono stati eseguiti i lavori.
Il comune inoltre ci deve dire se il Consorzio Petrella ha effettivamente prestato le dovute garanzie. A noi non interessa la polemica fine a se stessa, interessa solo che vengano realizzate le opere, il comune quindi, deve applicare la legge. Incamera la polizza e appalta i lavori”.
Nella lettera inviata al comune dal legale di questi cittadini viene chiesto di conoscere quali provvedimenti sono stati adottati a seguito dell’ inadempimento posto in essere dal Consorzio Petrella ma come intende agire l’ amministrazione comunale per l’ esecuzione delle opere di urbanizzazione. “Viviamo in una situazione di degrado – dicono ancora a Via Prampolini – se non ci verranno date risposte definitive per la soluzione del problema saremo costretti a rivolgerci all’ autorità giudiziaria competente”.