OTTANTAQUATTRENNE SOLA IN CASA DA UNA SETTIMANA SENZA ENERGIA ELETTRICA
Pubblicato da
Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 05/08/2010 08:02:56
L’ENEL INCAPACE DI RISOLVERE LA SITUAZIONE
Il cervellone dell’ Enel dice che è tutto a posto ma una anziana signora ottantaquattrenne che vive sola da una settimana è senza energia elettrica: al buio e con gli elettrodomestici inutilizzabili. “Il suo contatore risulta attivato quindi se non c’è la corrente si tratta sicuramente di un guasto chiami questo numero verde per segnalare il guasto”. Seguendo questa indicazione dell’operatore del call center dell’ Enel la signora ha più volte chiamato il numero indicato ma appena composto dalla cornetta del telefono si udiva prima uno squillo molto acuto e poi il silenzio assoluto.
Prova che ti riprova sono trascorsi sette giorni e l’anziana signora è ancora al buio. Il problema si è verificato per un banale errore immediatamente segnalato alla direzione commerciale dell’ Enel. “Abbiamo ceduto il magazzino e inconsapevolmente abbiamo disattivato il contatore – racconta una parente dell’anziana - pensavamo che si trattasse di una utenza separata da quella dell’abitazione.
Un errore che può capitare a tutti. Appena è venuta a mancare l’energia elettrica abbiamo chiamato l’Enel e l’operatore ci ha assicurato di ripristinare immediatamente l’utenza. Visto che dopo diverse ore la corrente non c’era abbiamo richiamato l’operatore il quale verificando al computer ci ha detto che l’utenza risultava attiva e che quindi se mancava l’energia si trattava di un guasto”.
Trascorsi due giorni senza essere riusciti a risolvere la situazione i parenti dell’ottantaquattrenne hanno iniziato a chiedere aiuto alle diverse autorità locali: polizia urbana, amministratori e carabinieri.
“Abbiamo contattato anche alcuni dipendenti Enel di Tuscania – raccontano gli interessati – i quali però pur comprendendo le nostre ragioni e la particolare difficoltà per una persona anziana di vivere senza l’energia elettrica ci hanno detto che non avevano più alcuna possibilità di intervenire perché ormai la gestione dei contattori elettronici viene effettuata dal cervellone.
A tutt’oggi stiamo vivendo un incubo, decine di telefonate ai vari numeri verdi che ci rimpallano da un settore all’altro, questa situazione non è più sopportabile. Abbiamo deciso di sporgere denuncia”.