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CONTINUA CON SUCCESSO DI PUBBLICO LA RASSEGNA “CI MANDA PETRARCA… E ANCHE BOB DYLAN”
Pubblicato da Ione Kerr Ciccioli in Articoli Toscanella • 22/08/2010 03:47:29


A Tuscania, aria di Nobel.

Oggi, 22 agosto, gran finale della rassegna “Ci manda Petrarca… e anche Bob Dylan”, nel Parco Torre di Lavello di Tuscania. Dopo il successo dell’incontro di Sergio Zavoli con Ennio Cavalli e lo spettacolo a cura di Tiziana Bagatella, “Spostamenti”, tratto dall’opera della poetessa polacca Wislawa Szymborska, Premio Nobel 1996, stasera sarà la volta della cantante-attrice Ottavia Fusco, con il recital “Gli anni zero”. Ovvero quando la letteratura si fa canzone e diviene CD di stile pop.

Sfida accettata da firme del calibro di Aldo Nove, Nanni Balestrini, Umberto Eco, Giorgio Albertazzi, Andrea Pinketts, Dacia Maraini, Federico Moccia, Ennio Cavalli, Edoardo Sanguineti, Lina Wertmüller, Patrizia Cavalli, Magdi Cristiano Allam, Giordano Bruno Guerri, Pasquale Squitieri, Alejandro Jodorowsky e Vittorio Sgarbi, che hanno donato alla Fusco i sedici testi, poi musicati e arrangiati per lo spettacolo.

Ottavia Fusco coniuga nella sua carriera due grandi passioni: la musica e il teatro. E’ stata diretta da artisti quali Giorgio Albertazzi, Pasquale Squitieri, Lina Wertmüller, Andrea Liberovici, Nelo Risi, Judith Malina, Don Lurio, Patrick Rossi-Gastaldi. Ha collaborato, come voce recitante, con l’Orchestra Toscanini di Parma, l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Ha partecipato da protagonista ai Festival di Spoleto, Todi, Asti, Benevento e Taormina e ha rappresentato spettacoli e recital in Francia, Germania, Argentina, Brasile, Canada e Giappone.

Sarà presente alla serata, tra i “suoi” autori, il regista Pasquale Squitieri, che nel CD duetta con la Fusco nella canzone da lui composta “Nu piezzo ‘e vita” (E’ fernuto n’ammore?/ Ma qual’ammore?/ Ammore! Ma che è sta scemità?/ E’ nu piezzo ‘e vita/ ca se n’è gghiuto”).

Nella serata di ieri Ennio Cavalli ha presentato la figura di Wislawa Szymborska con queste parole: “La Szymborska ha 87 anni, vive a Cracovia. La prima volta che l’ho incontrata,” racconta Ennio Cavalli, direttore artistico della manifestazione, “eravamo all’aeroporto di Stoccolma, per la conferenza stampa del Nobel per la letteratura. La Szymborska indossava un vezzoso cappellino bordeaux, un tailleur a quadretti bianchi e neri, stivaletti con un po’ di tacco. Per la ritrosia e il mistero che l’avvolgevano passava per ‘la Greta Garbo della letteratura polacca’. Parlava e parla solo il polacco.

Dopo ogni risposta data ai giornalisti, partiva la babelica staffetta degli interpreti. Polacco-svedese. Svedese-inglese. Poi di nuovo domande in altre lingue, rifatte in polacco. Le chiedemmo quando avesse cominciato a scrivere. ‘Intorno ai cinque anni’, rispose, ‘su una cartamoneta avuta in dono da mio padre’. Le sue opere, quando vinse il Nobel nel 1996, erano ancora quasi sconosciute in Italia. Oggi sono tutte pubblicate dall’editore Adelphi.”

Applaudita la performance dell’attrice Tiziana Bagatella, accompagnata dalla cantante Patrizia Rotonda e dal pianista Carlo Mezzanotte.

La rassegna è prodotta da Marco Schiavoni e Officina Culturale della Tuscia, Assessorato alla Cultura Regione Lazio, in collaborazione con il Comune di Tuscania, l’Associazione Culturale Tuscania d’Arte e la Provincia di Viterbo, e sponsorizzata dalla Banca del Credito Cooperativo di Roma, la trattoria Torre di Lavello e l’agenzia Tecnocasa di Tuscania.


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