Una bella storia, di quelle che piace ascoltare a Natale. Una storia vera, di solidarietà, che ha per protagonisti, tra gli altri, due tuscanesi, Luigi Pica, amministratore del sito internet www.toscanella.it ed il famoso pittore Gino Bernardini.
Da tempo Bernardini, a cui l’improvviso successo della strepitosa carriera artistica ha portato notevoli benefici, sentiva il bisogno di aiutare chi è meno fortunato di noi , un desiderio che si è potuto avverare grazie alla mediazione di Luigi Pica che attualmente si trova in Messico, che ha cercato una famiglia realmente bisognosa di aiuto e l’ha trovata a Villahermosa (Tabasco) dove in una casa sulle sponde del fiume Carrizal, spesso soggetta ad inondazioni, vivono una giovane donna Nelly, con due figli: Jessica, affetta da sindrome di Down e Luis che ad appena 15 anni lavora per aiutare la madre e la sorella a tirare avanti.
Nelly, abbandonata dal marito con i due figli, ha poco tempo da dedicare al lavoro che svolge vendendo pane, qualche dolce e altre povere cose, perché totalmente assorbita dalle necessità di Jessica alla quale deve provvedere da sola in quanto in Messico non esistono politiche assistenziali per la sindrome di Down che è anzi oggetto di discriminazione tanto che la bambina non viene accolta bene nemmeno a scuola con la motivazione che “disturba” il regolare svolgimento delle lezioni.
“Credo di aver ricevuto un dono, quello della pittura – dice Gino Bernardini - e il minimo che possa fare è aiutare chi ha bisogno, come questa famiglia a cui la vita ha riservato un destino ostile. Grazie a Luigi Pica che ha fatto un ottimo lavoro, potrò seguire la famiglia ed essere presente nei momenti di bisogno.”
La donazione è avvenuta il 24 dicembre, giusto in tempo perché il Natale portasse sui volti di Nelly, Jessica e Luis un sorriso. Tutta l’operazione ha richiesto tatto e pazienza perché Nelly all’inizio si è mostrata diffidente ed incredula verso un aiuto disinteressato venuto da lontano, da chi non conosceva ne lei ne la sua famiglia. La sua domanda era “che cosa dovrò dare in cambio?”. Quello che la spaventava era che magari i suoi figli potessero diventare oggetto di interesse da parte di persone con intenti disonesti, magari dei trafficanti di organi.
Una piaga nei paesi in difficoltà. Grazie all’intervento di Pica e alle rassicurazioni di alcune persone del posto in cui la donna ha riposto fiducia tutta la vicenda si è risolta per il meglio.
I messicani sono gente orgogliosa e all’orgoglio va aggiunto il fatto che quando si è abituati a lottare per sopravvivere e per aprire porte chiuse ogni giorno difficilmente si ha ancora speranza nel prossimo. Il gesto di Bernardini oltre che quello economico, ha anche un valore morale importantissimo per Luis e Jessica che potranno finalmente guardare al futuro con meno scetticismo. Il pittore ha devoluto alla famiglia messicana il ricavato della vendita di un suo dipinto e nel futuro si interesserà ancora a loro.
“Una storia a lieto fine, che ci auguriamo possa essere d’esempio e di incoraggiamento a tanti altri, - commenta Luigi Pica (nella foto con Nelly, Luis e Jessica)-perché di famiglie bisognose ce ne sono tantissime, un bel gesto quello di Gino.”