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PROBLEMA DELLA PUZZA: SITUAZIONE DI STALLO E PRIME POSSIBILI IPOTESI DI RISOLUZIONE.
Pubblicato da Gabriele Sandoletti in Nuovo Corriere Viterbese • 22/09/2010 07:45:03
La puzza proveniente dall’impianto di compostaggio situato nella zona del Fontanile delle donne continua imperterrita a creare forti disagi tra i cittadini tuscanesi. E di conseguenza, anche le polemiche su questo argomento non sono certo da meno.

Si dibatte assiduamente ad esempio sul fatto che il cattivo odore non sia nocivo per la salute dell’essere umano. Infatti, sebbene l’Asl abbia appurato l’atossicità dell’olezzo in questione il disturbo arrecato risulta comunque evidente e mal tollerabile. L’apice del disagio viene avvertito durante la notte, quando, presumibilmente a causa dell’umidità, il tanfo è ancora più forte tanto che pare sia inevitabile barrare le finestre e se si è fuori tapparsi il naso.

Ma la situazione non è tanto migliore nemmeno durante il giorno. Inoltre, ciò che fa infuriare di più, in base ad alcune dichiarazioni, è che alcuni pollai presenti nella periferia del paese, dai quali provenivano cattivi odori, sono stati rimossi o comunque ubicati in un posto più isolato in seguito a delle lamentele di alcuni residenti.

Perché allora non si prende un provvedimento adeguato che possa neutralizzare anche il cattivo odore generato dall’impianto di compostaggio? Il problema, come è stato fatto notare, potrebbe essere risolto ottimizzando alcuni aspetti legati alla struttura e al funzionamento dell’impianto. Infatti, il processo di fermentazione dei rifiuti organici dovrebbe avvenire all’interno di adeguate biocelle contenenti scrubber e biofilitri responsabili della deodorazione completa dell’aria in uscita dall’impianto.

Gabriele Sandoletti

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