Dopo qualche giorno di calma è avvenuto un ennesimo furto nella notte tuscanese.
E' stata colpita una villetta sulla strada tarquiniese, una delle aree che negli ultimi anni è stata più volte presa di mira dai ladri. “Verso l'una di notte mio fratello è rientrato con l'automobile mentre i miei genitori dormivano- racconta la sorella maggiore, che abita a Roma- e ha trovato televisioni, computer e altre cose imballate.
A quel punto ha compreso la situazione ed è tornato immediatamente al paese a chiamare i carabinieri, che insieme a lui sono arrivati sul posto”. I ladri evidentemente messi in allarme dall'auto del ragazzo erano già scappati, a piedi, verso la zona di campagna chiamata “Campo Gallo”, dovendo abbandonare la refurtiva “pesante” e non riuscendo a prendere la macchina che avevano intenzione di usare per la fuga e della quale avevano già preso le chiavi.
In questo modo sono riusciti a rubare “solo” circa 3000 euro e alcuni oggetti in oro. “I miei genitori sono convinti di essere stati addormentati con qualche sonnifero- conclude la ragazza- dato che mio padre poco prima era sveglio e poi non ha sentito nessun rumore, cosa molto strana considerando che i ladri hanno anche visitato accuratamente il piano superiore dove stanno le camere da letto”.
Un altro furto che mette nuovamente in allerta l'opinione pubblica e che porta a nuovamente i tuscanesi a riflettere sulla sicurezza. Gli abitanti della zona, come in passato si stanno organizzando attraverso una rete di telefonate, un esempio già seguito da altri, in altre parti del paese e che crea sconcerto, considerando che se i cittadini rimangono alzati la notte per controllare le proprie abitazioni, chiaramente non si sentono sicuri. I carabinieri confermano semplicemente il furto. “C'è stato- dicono- ma i malviventi sono scappati e non c'è stato inseguimento”.
Un atteggiamento certamente che lascia piuttosto “perplessi”, dato che sembra estremamente difficile che in tutta questa enorme ondata di furti che continua a colpire questa zona, i tuscanesi non ricordano nessuna notizia di “arresti”, o di refurtiva recuperata. Quindi c'è un evidente errore di comunicazione e trasparenza, per il quale l'amministrazione dovrebbe offrire una maggiore mediazione tra carabinieri e cittadini. Questo almeno “tranquillizzando” ulteriormente gli abitati e sollecitando altre azioni pratiche.
Altrimenti bisogna effettivamente riconoscere per una conseguenza logica, l'abilità e la tecnica superiore dei ladri, rispetto alle forze dell'ordine e una ammissione di questi ultimi di una palese inferiorità attraverso la semplice “attonita contemplazione” del fatto compiuto. Per ora certamente molte persone, soprattutto quelle che vivono in zone isolate come “la strada tarquiniese” o molte altre del paese, non dormono sonni tranquilli.
Stefano Mattei