STACCINI E LA FIORAVANTI SULLA RISERVA NATURALE E L'UFFICIO INFORMAZIONI INUTILIZZATO
Pubblicato da
Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 18/08/2010 07:20:39
Il vicesindaco Roberto Staccini prova a far chiarezza sulle ultime polemiche scaturite a causa della perplessità popolare sull'utilizzo della riserva naturale e in particolare sull'inutilità dell'ufficio situato vicino piazza Andersen, nell'area meglio conosciuta come “delle Quercette”.
“La ditta che ha eseguito i lavori- dice Staccini- non ha ancora fatto il collaudo, quindi anche se l'assessore provinciale all'ambiente Piazzai ha voluto fare l'inaugurazione, la provincia non ha ancora ufficializzato la struttura. Sulla riserva l'ufficio esiste un ufficio funzionante che è quello in Via Del Rivellino, lavoreremo comunque per sollecitare la ditta”. Il fatto strano resta dunque questa inaugurazione, fatta molto prima dell'apertura ufficiale dell'edificio che aveva dato grande speranza al rilancio della riserva naturale, ma che quindi era più che altro un' azione meramente “promozionale” voluta dalla provincia.
“L'Acquaforte” è l'associazione che gestisce il centro informazioni in via del Rivellino e porta avanti le attività all'interno di quella che è la riserva, una risorsa importante che comunque non viene ancora sfruttata a pieno.
“Non siamo una associazione istituzionale- dice Claudia Fioravanti dell'Acquaforte- semplicemente ci hanno dato in gestione il centro visite e la provincia ci ha commissionato degli studi sulla fattibilità e l'impatto turistico della riserva. Inoltre sempre in collaborazione con la cooperativa Alice e a volte insieme con la Curunas, che gestisce le aree archeologiche, organizziamo degli eventi, spesso autofinanziati, all'interno della riserva come l'ultimo 'Tesori della Terra', dove c'è stata una ottima partecipazione di pubblico.
L'ufficio situato presso l'acquedotto, sta in una posizione infelice, ma certamente è una grande risorsa, che comunque anche noi non abbiamo potuto sfruttare, anche perché in questo periodo abbiamo potuto notare come le relazioni con l'ente sono estremamente difficili a causa delle lungaggini burocratiche, per passione comunque continuiamo il nostro lavoro”.
Anche nel caso della riserva naturale, per la quale ci sono fondi per il rilancio turistico, celebrati da Piazzai con squilli di tromba, è il lavoro delle associazioni a tentare di tenere alto l'inespresso potenziale turistico tuscanese.
“Cerchiamo sempre di trovare una sinergia tra associazioni come la Curunas, l'Acquaforte o la Alice- conclude Staccini- ma certamente il lavoro sulla riserva non è facile, anche perché tutti i terreni delle aree di interesse sono di privati e questo rende difficili le attività”.
Difficoltà reali, dato che la la sempre difficile sinergia tra le tante diverse associazioni e il bilico tra concezione passata della proprietà agricola e bisogni moderni, rendono appunto difficile rendere “concreto” il concetto di riserva nei tuscanesi e di tutto quello che potrebbe significare in termini di sviluppo sociale e turistico, anche se poi sono le stesse istituzioni a doversi conquistare la fiducia dei cittadini e non viceversa.
Stefano Mattei