FUTURO E LIBERTÀ: NASCE DAL BASSO IL PARTITO DI FINI
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 03/11/2010 07:00:38
Appena dopo lo strappo di Fini con il Pdl a Tuscania, per cercare ulteriori motivi di divisione all’interno della maggioranza, c’era chi cercava di smascherare tra i consiglieri comunali del Pdl gli adepti del movimento, adesso partito, del presidente della Camera Fini.
Una supposizione suffragata dalla vicinanza politica degli ex An, come ad esempio il sindaco Natali, alla senatrice Laura Allegrini. Una ricerca che si è rivelata immediatamente vana perché nessuno degli ex An che fanno parte della giunta e della maggioranza hanno mai esternato di gradire l’iniziativa dell’ On. Fini. Per di più pochi giorni dopo che è stato consumato lo strappo l’on. Allegrini ha reso pubblico di non aver aderito a Futuro e Libertà.
Questo non significa che anche a Tuscania il nuovo partito non abbia i suoi estimatori. “Per adesso non abbiamo adesioni di consiglieri comunali in carica – afferma uno dei militanti di Fli – abbiamo invece al nostra fianco tanti giovani e alcuni ex amministratori comunali. Abbiamo già partecipato a numerose iniziative a Viterbo e domenica scorsa, con una delegazione di tuscanesi, abbiamo partecipato alla manifestazione a Roma con Gianfranco Fini al cinema Adriano”.
Che anche a Tuscania, esisteno malumori per il modo di interpretare la politica da parte di Berlusconi è cosa nota da tempo, ma adesso questa diversità di vedute è stata raccolta in un nuovo partito. Questa nascita dal basso di Futuro e Libertà a Tuscania troverà interlocutori con l’attuale maggioranza di centro destra? C’è chi scommette di sì e indica anche quale sarà il terreno di confronto che permetterà di ridefinire il turbolento quadro politico del centro destra tuscanese. “ Nei prossimi mesi la maggioranza dovrà assumere decisioni importanti per il futuro di Tuscania – dicono i militanti di Fli – i cittadini aspettano risposte concrete su tanti problemi, dalla raccolta differenziata al nuovo piano regolatore, dalla viabilità e la realizzazione di opere pubbliche come la rotatoria di Piazzale Trieste agli impianti sportivi inagibili. Problemi gravi che per essere affrontati e risolti hanno bisogno di una forte spinta popolare.
Sono mesi invece che la maggioranza è paralizzata da problemi interni e di fatto non è in grado di avanzare su nessun problema. Gianfranco Fini all’assemblea dell’Adriano ha usato una frase di Emma Marcegaglia che vale anche per Tuscania: “Il Paese è fermo. Merita di più di quello che ottiene”. Molto presto convocheremo un assemblea pubblica e una conferenza stampa per presentare la sezione di Futuro e Libertà di Tuscania”.
La mappa del centro destra ai arricchisce quindi di un nuovo soggetto politico che dovrà ritagliarsi una propria fetta elettorale nel sostanzioso patrimonio garantito dagli elettori tuscanesi. La speranza dei finiani di riuscire a pesare sulle scelte del centro destra tuscanese potrebbe essere condizionata dall’assenza di personaggi che godono di visibilità nell’attualità politica locale: “Il Fli a Tuscania rimarrà un nano perché ci sono già troppi galli a cantare – afferma un esponente del Pdl – non bisogna dimenticare che viviamo in un piccolo paese che conta poco più di seimila elettori.
Contano gli uomini e non le bandiere, lo strappo di Fini è rivolto ad un elite non ai semplici cittadini. Abbiamo due consiglieri provinciali, il sindaco e l’intera giunta, senza alcun riferimento al comune e alla provincia è difficile pensare di strappare voti al Pdl solo sulle fantasie politiche di Generazione Italia”.