CARTIERA E PREFETTO, NUOVO COMPRATORE E CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA
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Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 05/05/2010 10:15:39
Oggi presso gli uffici del prefetto c'è stato un incontro tra i rappresentanti sindacali degli operai della cartiera, il sindaco Massimo Natali e il curatore fallimentare, per discutere del futuro dell'azienda e delle sue maestranze che continuano a trovarsi in seria crisi. “Il curatore fallimentare- dice Mannino segretario provinciale della Cisl, ha confermato la presenza di una trattativa in corso per l'acquisto della cartiera.
Attualmente però il primo problema è quello di attivare gli ammortizzatori sociali per permettere a tutti gli operai di superare questo periodo. Oggi abbiamo discusso la necessità di allargare la cassa integrazione ordinaria a tutti e 35 i lavoratori, grazie al sostegno del direttore dell'Inps che si è dimostrato estremamente sensibile a queste esigenze. Con il prefetto, il sindaco e il curatore abbiamo anche convenuto di cercare di attivare anche alla cassa integrazione straordinaria.
Questo in attesa che una eventuale nuova dirigenza possa fare le bonifiche giuste sui diversi problemi che esistono nell'impianto per dare una maggiore stabilità futura”. Continua dunque il sostegno delle istituzioni verso un problema che continua a trascinarsi e non fa ben sperare per il futuro.
I nuovi acquirenti, se la cartiera cambierà effettivamente dirigenza, dovranno fronteggiare una serie di gravi disagi. Modernizzare l'impianto per le norme ambientali e di sicurezza, colmare “il buco” economico e in generale affrontare la difficile situazione di questo lungo periodo di “lavoro altalenante”. Una serie di ostacoli che anche presumendo la buona volontà dei nuovi compratori non rendono il futuro semplice per gli operai, già estremamente provati da questo lungo periodo di licenziamenti, scioperi, processi e stipendi non elargiti. “Per ora comunque l'attuale dirigenza si è mostrata disponibile- conclude Mannino- ad aprire il discorso della cassa integrazione e domani in un udienza privata incontreranno a loro volta il prefetto, che dobbiamo tutti certamente ringraziare per la disponibilità con la quale ha seguito questa vicenda”. Intanto per il paese, si continua a discutere della vicenda che vede coinvolte moltissime famiglie di tuscanesi.
La percezione più chiara è quella di un generale disincanto. In molti continuano ad avere fiducia e a confidare nelle istituzioni, ma una concreta soluzione del problema, da qualsiasi punto venga osservato, sembra distante, o estremamente difficile. Questa prospettiva alimenta il timore che anche nuovi possibili compratori non riescano a dare una reale stabilità a quella che rimane l'unica fabbrica di Tuscania.
Stefano Mattei