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SERENELLA PALLOTTINI: PERCHÉ IL PD NON HA FIRMATO IL MANIFESTO “VERGONATI” INSIEME ALL’OPPOSIZIONE
Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo • 16/10/2010 07:33:23
Giorni fa Tuscania è stata tappezzata da manifesti dall’eloquente titolo “Vergognati” riferito al sindaco Natali per la nomina al ruolo di dirigente della moglie. Il manifesto è stato promosso dalle liste di opposizione ad eccezione di quella rappresentata in comune da Serenella Pallottini.

La decisione del PD di non firmare il manifesto viene motivata dalla stessa Serenella Pallottini: “Sono l’unica rappresentante del centro sinistra in consiglio comunale. Questo mi pone in una situazione che mi trova molto spesso in disaccordo sia con l’operato della maggioranza che quello del resto della minoranza entrambi di centrodestra. Il centro destra tuscanese vive un dualismo e una contrapposizione oramai netta che è nata già in campagna elettorale e che continua ancora oggi. Spesso che le questioni del contendere nel centro destra non riguardano problemi concreti che interessano la cittadinanza ma giochi di potere all’interno dello stesso schieramento che come è oramai chiaro anche a livello nazionale è caratterizzato da diverse fazioni.

Anche e soprattutto a causa di questa confusione all’interno del centro destra, la maggioranza, che si è insediata un anno e mezzo fa, è caduta in un immobilismo totale per via di consiglieri che ancora non hanno deciso a quale gruppo appartenere e che assumono comportamenti anche in occasione di consigli comunali spesso ambigui che gettano dubbi sulla durata e la stabilità della maggioranza stessa. Anche a Tuscania la crisi economica sta producendo gravi problemi alle imprese e ai lavoratori.

Questa difficile situazione ma anche la prospettiva di un federalismo fiscale che produrrà ulteriori tagli alle finanze comunali, necessita di un amministrazione forte e viva che sappia prendere decisioni concrete e nette che non si può certo permettere situazioni poco chiare e nebulose. Il mio ruolo è quello di fare opposizione, che nell’interesse generale deve essere anche di carattere propositivo, proprio per questo chiedo ai consiglieri di maggioranza un atto di responsabilità.

E cioè di verificare se ci sono i presupposti per governare in modo fattivo, chiarendo una volta per tutte le loro posizioni. Se la verifica è positiva allora si va avanti, se ciò invece non è possibile ognuno si prenda le proprie responsabilità direttamente davanti ai cittadini che li hanno votati. Per quanto riguarda il manifesto, non è stato da me condiviso non per risparmiare critiche alla maggioranza, ma per il semplice fatto che una critica per non apparire puramente strumentale deve essere onesta e pienamente veritiera. Se il sindaco Natali avesse fatto un decreto con il quale nominava a dirigente la moglie, a 18 mesi dal pensionamento, facendogli aumentare di circa mille euro lo stipendio, avrei considerato anche io inopportuno questo gesto.

Ma visto che la nomina è dovuta a una condizione di necessità e ha un carattere temporaneo, in attesa della nomina del nuovo segretario comunale che mi risulta sia già stata fatta, non ho voluto prestare il fianco ad una polemica dal sapore prettamente elettorale che ha l’effetto di rendere ancora più accesa, litigiosa e inconcludente l’azione politica in consiglio comunale. Io che ho basato la mia ultima campagna elettorale su manifesti denuncia, che portavano a conoscenza di tutti problemi che erano per lo più nascosti nelle stanze comunali, ho ritenuto coerente non mettere la mia firma in questo manifesto, accanto a quelle delle stesse liste che ho attaccato su tematiche simili non più di un anno e mezzo fa”.


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