LA STORIA DEL PALCO TRUFFA
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 28/07/2010 07:19:52
La storia del palco truffa la conoscevano molti amministratori ma fino ad oggi non era trapelata neanche una indiscrezione. Alla faccia della tanto sbandierata trasparenza. La storia dell’acquisto truffa del grande palco da parte del comune dalla ditta Orion srl di Roma inizia nel dicembre del 2002 quando la giunta comunale ne ha deliberato l’acquisto al prezzo complessivo di oltre 59.000 euro.
Qualche settimana dopo nel gennaio 2003 la giunta, affermando di non possedere idonei spazi dove conservare il bene, approva una convenzione che lascia alla ditta Orion srl la gestione della struttura autorizzandola perfino ad utilizzarla a titolo oneroso a scopo di noleggio.
Questa convenzione della durata di due anni prevedeva a vantaggio del comune la possibilità di usare il proprio bene per sessanta giorni nei mesi di luglio ed agosto. Un altro benefit era costituito dal noleggio gratuito di una tribuna modulare da 500 posti.
La Orion però doveva essere pagata per 10.000 euro tutte le volte che provvedeva al montaggio ed alla rimozione delle strutture. Tutta questa operazione è stata finanziata da un mutuo contratto con la Cassa DD.PP. della durata ventennale in ammortamento dal 1 gennaio 2004. Il palco che non c’è quindi graverà sulle casse comunali per altri quattordici anni.
La prima iniziativa a tutela degli interessi del comune è stata avviata dall’allora sindaco Alessandro Cappelli, il quale dopo aver avviato tutta una serie di ricerche per sapere come mai pur avendolo acquistato il comune non aveva la disponibilità del grande palco, dopo aver verificato che la ditta cedente Orion srl era stata assoggettata a fallimento, ha inviato un esposto alla Procura ed alla Corte dei Conti. Il curatore fallimentare della ditta Orion srl nel dicembre 2007 ha comunicato a chiare note all’amministrazione comunale che la curatela non aveva acquisito alcun bene mobile e che il fallimento versava in assenza totale di attivo.
Il grande palco acquistato, si fa per dire, dal comune era di notevoli dimensioni 18 metri per 14 ed era composto anche da due torri faro alte 10 metri ed una pedana orchestrale di 60 mq. Un affarone, considerati gli altri preventivi tutti notevolmente di prezzo più alto. Peccato che tutta questa attrezzatura non era di proprietà della Orion srl ma della ditta Pilosio srl che il 29 luglio 2004 scrive al comune per informare che il grande palco non era stato ceduto alla Orion srl ma solo noleggiato.
E dulcis in fundo la fidejussione assicurativa a garanzia rilasciata dall’improprio rivenditore per un importo pari al valore del bene, circa cinquantamila euro, non è risultata esigibile. Sono attesi in breve i pronunciamenti in questione della magistratura e della corte dei conti.