E' stato soppresso il servizio scuolabus per i bambini della scuola materna, (per non raggiunto numero minimo di 20 richiedenti) e per quelli delle elementari che abitano a meno di 800 m dalla scuola. I pulmini che effettuavano il percorso dalla materna fino a pochi anni fa erano 2, ognuno con la sua assistente.

Poi si è passati ad uno che lo scorso anno arrivava a scuola in ritardo, dopo l'orario consentito per l'ingresso con conseguente irritazione delle insegnanti e dei genitori, costretti ad attendere con bambini di 3-4-5 anni alla fermata, al freddo e alle intemperie dell'inverso. Questo ha sicuramente scoraggiato alcuni dal presentare la domanda anche quest'anno. Nella maggior parte dei comuni della provincia è previsto anche il ritorno, a Tuscania c'era solo l'andata e ora neanche quella.

Il Piedibus prevede 28 accompagnatori volontari e sullo scuolabus non c'è più l'assistente. Non è obbligatorio per legge, è vero, ma sicuramente indice di buon senso e civiltà. In molti comuni tale compito è svolto dagli anziani e dai volontari. Da noi? Aderire al Piedibus, indicato dal comune come soluzione a tutti i problemi, deve essere una scelta, non un imposizione.

Innanzi tutto per la materna non è previsto (e sarebbe impensabile); poi gli zaini sono pesanti; la distanza dalla scuola può essere notevole e non c'è il ritorno. Si dice che è anche una scelta verso l'ecologia, in realtà obbliga la maggior parte di noi a prendere la macchina creando problemi di parcheggio, di viabilità e di inquinamento.

Ci sono mamme senza patente, altre senza macchina; alcune hanno figli più piccoli e sono costrette a svegliarli o a ritardare il pranzo per andare a prendere i fratelli maggiori. Il Piedibus può essere un servizio aggiuntivo, non una scusa per giustificare i tagli del comune in un settore delicato come quello che riguarda i nostri figli.

Lo scuolabus è per chi abita a più di 800 m dalla scuola: la zona della caserma dei carabinieri è fiori dal giro, per esempio, per chi è il servizio allora? Per i proprietari delle ville che abitano fuori Tuscania?

Queste le domande che ci poniamo come genitori. Siamo tristemente abituati a sentirci dire che mancano le risorse, ma i bambini non si toccano e i cittadini devono essere messi al corrente del grave passo indietro compiuto dal paese. Devono sapere che alla materna ci una porta pericolosa che attende di essere aggiustata dallo scorso anno e alle elementari una colonna è pericolante. Per queste cose vanno trovati i soldi, non ci sono giustificazioni. Speriamo che il comune decida di tornare sui suo passi, noi andremo avanti sicuramente.

I genitori