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L'ASSENZA DELL'OPPOSIZIONE NELLA POLITICA TUSCANESE
Pubblicato da Stefano Mattei in Nuovo Corriere Viterbese • 24/06/2010 20:01:58

L'opinione pubblica tuscanese sembra non recepire bene questo periodo di “calma” apparente nella politica interna dell'amministrazione.

A latitare è il ruolo dell'opposizione, che specialmente nell'ultimo periodo, sembra totalmente assente e lascia alla maggioranza un ampio margine di azione. “Questa amministrazione sembra intoccabile”.

E' la frase emblematica di un tuscanese. Che racchiude parte del sentimento comune di una considerevole parte della cittadinanza.  Lo stesso sindaco Natali rispondendo a una domanda sul ruolo dell'opposizione in questo momento è stato piuttosto cauto. “Penso che il loro ruolo sia costruttivo- dice il sindaco- e mi auguro di poter collaborare con loro in armonia”.

Parole di circostanza  che fanno pensare proprio a un “vogliamoci bene”, che appare estremamente strano considerando i duri scontri nel periodo delle elezioni. Facendo un analisi politica più approfondita, la composizione dei consiglieri in minoranza a Tuscania è piuttosto ambigua.

Il Pd vive sulle macerie di se stesso, Potestio è passato a destra lasciando la Pallottini sola. L' unico punto di forza dell'opposizione, anche come numero di voti che possono raccogliere, è la coppia Liberati, Bartolacci che nelle ultime occasioni, come il consiglio comunale per l'approvazione del bilancio si sono fatti sentire, ma bisogna sempre pensare che anche del “Popolo Etrusco”, restano comunque del Pdl come la maggioranza. Certamente con qualche accordo diverso e cambiando le alleanze “nei piani alti”, come regione o provincia, potrebbero tranquillamente ritrovarsi a seguire le ragioni di partito o sedere “su poltrone diverse”. 

Concretamente “il caso” che maggiormente ha fatto discutere negli ultimi giorni è quello del “centro anziani”, un terreno che poteva essere certamente fertile per possibili attacchi di natura politica, ma dove dopo un inizio di voci e sospetti, si è preferito agire con un profilo basso e “lavare i panni sporchi” all'interno delle mura comunali. Una situazione sintomatica dato che negli anni in cui sono state prodotte “incoerenze” all'interno del centro anziani, le amministrazioni si sono succedute, ma gli uomini che le componevano, maggioranza o minoranza non importa, sono rimasti più o meno gli stessi, con tante situazioni che negli anni si sono intrecciate e quindi senza troppa voglia di “pestarsi i piedi” a vicenda. 

Stefano Mattei


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