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COOPERATIVA CO.CO.MA. LA GIUNTA REVOCA TUTTI GLI ATTI RELATIVI ALLA ALIENAZIONE DEL TERRENO COMUNALE
Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo • 16/09/2010 09:50:59
In questi giorni è stata pubblicata la delibera n° 162 del 26/08/2010 con la quale la giunta comunale ha revocato in autotutela tutte le delibere che hanno avviato il processo di alienazione del terreno ove sorgono i capannoni della coop. Co.Co.Ma. in loc. Bosco Riserva sulla provinciale Arlenese al Km. 2,00.

Le delibere della Giunta Comunale revocate sono la n.343 del 18/12/2002, la n.145 del 26/04/2006 e la n.170 del 17/05/2006. Le motivazioni di questa decisione, riportate nella delibera n° 162, sono di diversa natura. La delibera si basa sul dato di fatto che la coop. Co.Co.Ma. ha cessato l’attività e che il contratto di locazione con il comune è scaduto il 30/06/1995. Si fa riferimento in particolare al fato che non ricorrono i presupposti per autorizzare l’alienazione delle aree e dei fabbricati, né a favore della Co.Co.Ma. né a favore di altri soggetti, perché il contratto di locazione dei terreni stipulato dal comune nel 1975 prevedeva la realizzazione di una attività di allevamento animale, più precisamente di conigli, per cui una volta cessata l’attività aziendale, di fatto sono venute meno anche le finalità del contratto.

Detto ciò la giunta ritiene che non si può procedere alla liquidazione degli usi civici gravanti sul terreno, in quanto tale alienazione sarebbe in contrasto con quanto previsto dalla L.R. n.1/86 ed in particolare con l’art.8 secondo comma di tale normativa regionale. Il dispositivo della delibera evidenzia anche altre gravi inadempienze. Si parla di abusi edilizi mai condonati, perché i capannoni sono stati edificati a suo tempo, in difformità da quanto autorizzato dal comune e con la realizzazione tra volumi non preventivamente autorizzati.

I volumi realizzati sul terreno comunale, sarebbero dovuti essere rimossi entro la data di cessazione del contratto, quindi la loro presenza costituisce una illegittima occupazione di aree di proprietà comunale. Incredibile infine quanto afferma la delibera in uno degli ultimi paragrafi. Si legge infatti che queste costruzioni: “da un controllo effettuato tramite terminale, non risultano essere mai state accatastate come da normativa nazionale in materia e che pertanto per esse nessuno ha mai provveduto a corrispondere al comune le dovute imposte di legge ( ICI, TARSU, etc.).

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