CENTRO ANZIANI: CI VOGLIONO PRENDERE PER I FONDELLI?
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Luigi Pica in
Articoli Toscanella 07/07/2010 12:27:15
Quella del Centro Anziani e dei soldi spesi dal comune negli anni 2008-2009 con i fondi della regione sembrerebbe una cosa da ridere se in ballo non ci fossero delle scorrettezze che hanno dell’incredibile. Riprendiamo la storia dall’inizio, cronologicamente:
* Come nacque la richiesta. Nel mese di aprile 2010 in una riunione al Centro Anziani, fu chiesto al delegato ai Servizi Sociali, Ezio Brachetti, il rendiconto dei soldi elargiti dalla Regione negli anni 2008-2009, il delegato si impegnò a presentare i conti nella riunione del 28 aprile.
* Il 28 aprile. Il delegato ai Servizi Sociali, Ezio Brachetti, si presenta alla riunione del 28 aprile accompagnato da persone che non hanno niente a che vedere con il Centro Anziani oppure ne hanno a che vedere solo marginalmente, risponde evasivamente e non parla affatto dei soldi della Regione. Gli animi si scaldano.
* Il dibattito pubblico dell’amministrazione comunale. Al dibattito pubblico che si è tenuto nella sala conferenze di Santa Croce, Luigi Pica rivolgendosi al delegato Ezio Brachetti gli ha chiesto (ancora una volta, presenti un centinaio di persone e c’è la registrazione audio) che fine avevano fatto i contributi della Regione, Brachetti ha risposto che in breve avrebbe dato risposta.
* Entra in ballo Augusto Cecchetti. Con data 20 maggio Augusto Cecchetti, socio del Centro anziani presenta in comune due documenti nei quali si richiede «di conoscere, in forma scritta, il dettaglio dell’utilizzo da parte dell’Amministrazione Comunale dei fondi destinati ai progetti di riqualificazione dell’attività dei centri anziani comunali” erogati dalla Regione Lazio a seguito del D.G.R.n°421 del 29.05.2009 per l’anno 2008 e 2009». L’impiegato/a del comune mette il timbro con data
* Ezio Brachetti passa la patata bollente al Consiglio comunale. Il 21 maggio il delegato ai servizi sociali Ezio Brachetti con una lettera al sindaco e a tutte le competenze del Centro Anziani chiede «l’interpretazione autentica d’urgenza» dello statuto.
* Il Collegio di Garanzia il 18 giugno, dà parere favorevole al commissariamento.
* Le elezioni del Comitato di Gestione previste per il 26 giugno non si tengono, nessuno ci spiega ufficialmente perché.
* 1° luglio. Augusto Cecchetti va in comune a chiedere che fine hanno fatto le sue richieste. La richiesta di Cecchetti del 24 maggio non ha risposta, Cecchetti (giustamente) preoccupato, va in comune a chiedere.
* Le comiche. Augusto Cecchetti si rivolge a non so chi, il quale, cadendo dalle nuvole, gli dice «quale richiesta? Qui non c’è nessuna richiesta» (apro una parentesi ricordando che sulla richiesta di Cecchetti era stato apposto il timbro del comune con data 24 maggio, chi era l’impiegato/a che lo ha apposto? Chiusa la parentesi). A questo punto Cecchetti perde la pazienza e s’incazza (non mi sono sbagliato, non si è arrabbiato, si è proprio incazzato), ha chiesto di parlare con il segretario comunale, anche lui non sapeva niente. Cecchetti a questo punto passa dallo stato di «incazzato» a quello di «imbufalito» e minaccia di chiamare la Guardia di Finanza e di rivolgersi ad un legale, viene assicurato al Cecchetti che in quattro o cinque giorni la cosa si sarebbe risolta.
* Che cosa ha fatto Cecchetti? Non potendo fare altro il 1° luglio ha inoltrato nuovamente la domanda, tale e quale quella fatta il 24 maggio.
Considerazioni finali.
* Come poteva, una richiesta così importante, smarrirsi tra i cassetti e le scartoffie del Comune?
* Non può essere che in quanto non si vuole rispondere, si cercano tutti i mezzi per temporeggiare?
* Perché non si vuole rispondere?
* Che cosa c’è sotto?
* Questi benedetti (o maledetti, dipende dai punti di vista) soldi come sono stati spesi?
* Come poteva il comune ignorare questa richiesta dopo i numerosi articoli sul giornale e sui vari siti web della provincia?
* Ma nella maggioranza e in special modo nella minoranza, (mi vergogno di aver votato per una lista che è immobile e non mi rappresenta) non c' è nessuno che si ribella a questo stato di cose?
Mi viene un dubbio: forse qualcuno pensa che i cittadini hanno la «sveglia attaccata al collo» e possono essere presi in giro a piacimento. So' finite le tempe de quanno le gente se tiravono su le carsone co' la girella...!!!
Luigi Pica
(socio del centro anziani e incazzato come Augusto Cecchetti)