Continuano le polemiche sullo stato del canile. Teresa Tosi, presidente dell'associazione “Rifugio speranza” sta organizzando una manifestazione per portare i cani sotto il comune, sperando di indurre l'amministrazione a dare finalmente quelle risposte concrete che tardano ad arrivare.
“Siamo arrivati all'esasperazione- dice la Tosi- ho scritto una lettera che ho protocollato il 23 agosto, ma non ho ricevuto nessuna risposta dal comune. Non penso che loro si rendono conto della situazione. La struttura del canile non regge e noi siamo senza assicurazione, i cani sono buoni ma i rischi sono elevatissimi, anche quelli di gravi danni per i vicini.
Ho chiamato Striscia la Notizia che mi ha risposto prendendo in considerazione la questione e ora stiamo organizzando questa manifestazione per la fine di settembre, nella quale probabilmente saranno presenti anche le telecamere del Tg regionale di Rai 3.
Tutto questo perché veramente non sappiamo più che fare. L'inverno è vicino e potrebbe essere difficilissimo, il canile cade a pezzi e io stessa non posso sopportare tutto il peso sulle mie spalle.
La nostra opera è di volontariato, ma per me è diventato più impegnativo di un lavoro, considerando il tempo che mi occupa e tutte le spese.
Oltre tutti i cani che teniamo qua, c'è la difficile gestione di tutti i quelli che devono essere trasferiti al canile di Viterbo perché il nostro non può più accoglierli. Una procedura complessa, quella del trasferimento, per la quale ogni volta dobbiamo adattarci, mentre servirebbe uno spazio apposito dove tenere l'animale per la notte.
Per chiarezza devo dire che è vero che sono stati deliberati 4 mila euro, soldi che spero possano arrivare rapidamente, ma questi sono relativi ai mesi che vanno da settembre e dicembre e per quello che ci serve sono spiccioli.
Oltre il cibo, ci sono le spese veterinarie, solo per i vaccini abbiamo pagato qualche giorno fa 300 euro. Il canile non può essere gestito in questo modo e veramente sono all'estremo delle mie forze, quindi il comune deve ascoltarci”.
Questa questione va avanti ormai da molto tempo ed esiste il progetto del nuovo canile per il quale da molto si attende l'inizio dei lavori. Evidentemente però il problema viene rimandato e oltre i disagi dei volontari che impegnano le loro energie sulla questione, si rischia davvero di far scoppiare un caso nazionale che metterebbe in cattiva luce il paese solo per mancanza di maggiore accortezza.
Stefano Mattei