Brachetti propone di adottare il piano del sindaco di Roma per l'ex Gescal"La ricetta proposta dal sindaco Alemanno per il quartiere di Tor Bella Monaca, a Roma, va esportata e adattata all’ex Gescal di Tuscania".
A sostenerlo è l’ex sindaco, e attuale capogruppo della lista “Patto Per Tuscania” in consiglio comunale, Regino Brachetti.
“Al di là delle facili ironie e delle posizioni ideologiche, la proposta di Alemanno ha il pregio di porre al centro del dibattito una questione essenziale per i processi di riqualificazione delle aree degradate – ragiona Brachetti – ovvero: il confronto tra il costo di ripetute misure tampone, molto onerose, ma dagli effetti limitati; e l’impegno economico richiesto per un progetto di ristrutturazione radicale, che preveda anche eventuali abbattimenti e ricostruzioni degli immobili più compromessi.
Credo che tale ragionamento sia ancor più valido per un agglomerato urbano di dimensioni più circoscritte, rispetto al caso romano, come l’ex Gescal, nel quale, malgrado i sacrifici fatti dai residenti, e i soldi spesi ripetutamente dall’Ater, nel corso degli anni, non si è mai arrivati alla decente sistemazione di un nucleo urbano dove vivono circa 300 famiglie.
Già a suo tempo avevamo proposto di avviare un serio processo di riqualificazione della zona, in accordo con l’Ater, con i residenti e i tecnici locali, e con il coinvolgimento della Facoltà di Architettura di Valle Giulia – prosegue Brachetti – avevamo anche individuato lo strumento del project financing, quale mezzo per far intervenire la parte più illuminata dell’imprenditoria privata, nel processo di riqualificazione.
Oggi vedo che anche il vice-presidente della Regione Lazio e assessore regionale all’Urbanistica, Luciano Ciocchetti, partendo dall’idea di Alemanno, fa ragionamenti analoghi, manifestando l’interesse reale della Regione ad avviare un programma di sostegno nei confronti dei progetti urbanistici a beneficio di periferie e quartieri degradati.
Credo, quindi, ci siano le premesse, quanto meno per aprire una discussione sull’argomento: certo, tutto ciò richiederebbe una capacità programmatoria e una lungimiranza, da parte del sindaco, di cui, visti i precedenti, dubitiamo fortemente” conclude Brachetti.