POLEMICHE SULLA VOLGARITÀ DEGLI ULTIMI CONSIGLI COMUNALI
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Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 28/07/2010 07:23:56
Fa discutere il tono degli ultimi consigli comunali, soprattutto quelli di maggiore interesse pubblico, dove alcuni membri del consiglio, sia di maggioranza che di minoranza hanno spesso superato il limite del dibattito, sfiorando la volgarità.
E' normale che in una discussione su temi importanti come il centro anziani, le case popolari o la cartiera, per citare gli ultimi consigli dove c'è stato un grande interesse pubblico, ci possa essere disaccordo tra minoranza e maggioranza e si possa arrivare a un confronto con toni più accesi, ma l'urlo, le aggressioni verbali, le espressioni spesso volgari e un uso reiterato e normalizzato del dialetto, sembrano diventati la normalità.
Più propriamente sembra che non si riesca a superare uno stile
da “bar” che a molti magari può sembrare “più vicino alla gente”, ma che in realtà non è certo adatto per un luogo nel quale i componenti dovrebbero dare un esempio di confronto pacato e civile nell'affrontare i problemi quotidiani del paese.
Inoltre il chiaro intento di molti di un utilizzo teatrale della sede consiliare, studiato “ad hoc” per spostare consensi del pubblico, può attraverso l'enfasi del momento trascinare leggermente alcune persone del pubblico più inclini all'emotività e meno alla razionalità, ma contribuisce a distogliere il senso critico e concreto dal problema creando futili polemiche.
Un processo che certamente porta a una sfiducia generale verso la classe politica e ne aumenta la distanza invece di ridurla e questo sembra essere il senso comune percepibile a Tuscania.
La recente “questione Sensi” al di là del suo percorso, ha fatto emergere nuovamente una sfiducia generale nell'intera classe politica tuscanese, composta “dalle stesse facce” e da persone che provengono da una lunga militanza nei diversi schieramenti, questo appare nelle dichiarazioni di molti cittadini.
Le proposte per combattere questa tendenza alla mediocrità nel dibattimento sono diverse, soprattutto quella di rendere maggiormente visibili i consigli comunali come viene fatto in altri paesi della provincia, magari attraverso riprese televisive o tramite web tv. Un' altra idea è portare le scuole per un confronto con i politici locali sperando che davanti ai giovani possano ricordare l'importanza del loro ruolo.
Stefano Mattei