Assotuscania, che opera per lo sviluppo socio economico e culturale di Tuscania, si è rivolta alla sovrintendenza ai monumenti per chiedere come stanno le cose in merito alla situazione delle basiliche romaniche di San Pietro e Santa Maria Maggiore.

La lettera è stata inviata direttamente all' architetto Maria Costanza Pierdominici, soprintendente per i beni architettonici e ambientali del Lazio.

“E’ intenzione di Assotuscania – si legge tra l’altro nella lettera -di contribuire a informare i nostri concittadini in modo corretto ed esauriente, favorendo così la diffusione delle conoscenze su temi, argomenti e beni che appartengono a tutti, e al tempo stesso sviluppare un rapporto più trasparente, consapevole e attivo con le istituzioni, così come peraltro nell’intento e nelle misure che la stessa vigente normativa prevede, a partire dalla legge 241/90”.

Dopo aver rimarcato il valore storico artistico e culturale delle basiliche romaniche di Tuscania, Assotuscania elenca quali sono nello specifico tutte le informazioni che sarebbe doveroso mettere a conoscenza dei cittadini. Per quanto riguarda San Pietro, Assotuscania chiede di sapere lo stato dell’arte dei lavori in corso sul lato destro della chiesa, quando partiranno i nuovi lavori della parte sinistra, quali sono i lavori pianificati e se sono previste delle penali per eventuali ritardi nella ultimazione dei lavori. Per Santa Maria Maggiore invece la richiesta di informazioni riguarda le previsioni di inizio e fine lavori.

Assotuscania ha avanzato alla soprintendente anche una interessante proposta: “Qualora i lavori debbano protrarsi per un tempo assai lungo, con conseguenze sulla fruibilità del bene, non si potrebbe fare “di necessità virtù”? Ad esempio, nel caso della Cattedrale di Santiago di Compostela i restauri del gioiello medievale di Maestro Mateo, il Portico della Gloria, che hanno richiesto un lavoro di alcuni anni, si sono trasformati in una attrattiva: una mostra fotografica, un video e delle visite guidate ai restauri”.