LA TELENOVELA CARTIERA
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Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 16/02/2010 18:39:10
Clamoroso ennesimo colpo di scena nelle vicende della “cartiera”. Dopo il primo incontro davanti al prefetto, avvenuto venerdì, sembrava vicinissimo l'accordo che era stato redatto dall'avvocato dell'azienda e solamente sottoscritto dai sindacati, che comunque insieme a tutta l'opinione pubblica sembravano estremamente ottimisti su una conclusione positiva. Sorpreso Fortunato Mannino, segretario provinciale della Cisl.
“La Zharikova- dice- ha smentito tutto quello al quale eravamo arrivati alla scorsa riunione. Il documento prevedeva per gli operai una cassa integrazione straordinaria e altri sostegni economici da parte dell'Imps, oltre un piano per una futura stabilità economica dell'azienda che dovevamo semplicemente rivedere, ma la dirigenza ha espresso la volontà di non voler ritirare immediatamente le lettere di licenziamento, elemento base per l'accordo stesso.
E' la prima volta che mi succede che un azienda dopo due tavoli davanti al prefetto smentisce se stessa”. I sindacati, a questo punto, hanno espresso nuovamente la necessità di rivolgersi al giudice del lavoro. “Speravamo di arrivare a una schiarita- conclude Mannino- e siamo ancora disponibili, ma senza il ritiro dei licenziamenti siamo costretti a rivolgersi nuovamente al giudice, non solo noi, ma anche il prefetto e il vicesindaco Staccini penso siano rimasti basiti da questa decisione che ha portato la vicenda ad assumere toni grotteschi”. Staccini, conferma le parole di Mannino.
“Eravamo pronti a dare seguito a quanto era stato deciso venerdì- dice il vicesindaco- ma mentre l'azienda non ha creato problemi sulla cassa integrazione, non ha dato la sua disponibilità alla revoca dei licenziamenti”. La confusione espressa dall'azienda risalta decisamente tra le parole. “A nostre domande precise- continua Staccini- la Zharikova ha dato risposte evasive e ho dovuto esprimere tutta la mia perplessità davanti a questo atteggiamento. Tutti erano stati disponibili in ogni modo a venire incontro all'azienda in difficoltà, anche dilazionando i pagamenti, o con una reintegrazione graduale degli operai, ma per le riassunzioni non c'è stato nulla da fare”. Staccini comunque, cerca di non far perdere le speranze sulla questione.
“Noi come amministrazione- conclude- teniamo a tutti gli aspetti, sia sociali che economici della vicenda e speriamo ancora che possa essere risolta. Il prefetto non ha chiuso il tavolo e rimane comunque disponibile a un ulteriore riapertura delle trattative”. Appare “molto strano”, se non davvero “paradossale” questo nuovo “no”, della Zharikova al ritiro immediato dei licenziamenti che erano la base dell'accordo, come è stato ribadito all'ultimo consiglio comunale straordinario da tutte le forze politiche sia regionali che provinciali all'unanimità.
Dopo venerdì quando il “si” sembrava cosa fatta, il nuovo rifiuto non può essere compreso in nessuna spiegazione logica, ma lascia solo presupporre ai cittadini una precisa strategia da parte dell'azienda per prendere ulteriore tempo, o per diverse macchinazioni aziendali tuttora sconosciute.
Stefano Mattei