“Quaranta volontari (donne per più della metà), 30.000 ore di servizio, più di 15.000 chilometri percorsi in ambulanza: è un bilancio più che positivo per la Croce Rossa Italiana di Tuscania, da tre anni presente sul territorio con i suoi Volontari del Soccorso”. Salvatore Strincone, commissario del gruppo, non nasconde la soddisfazione per i risultati raggiunti, e annuncia appuntamenti importanti per i volontari e per tutta la cittadinanza.
“Stiamo per lanciare una vera e propria campagna di abbonamento al servizio trasporto infermi che offriamo già da anni ai tuscanesi. A fronte di un costo normale che va dai 40 ai 50 euro per un trasporto in ambulanza da o per una delle strutture sanitarie della provincia, oggi proponiamo a 10 euro un abbonamento a tre trasporti programmati. Un costo molto vantaggioso che è anche un segno tangibile di vicinanza e sostegno alla Croce Rossa di Tuscania che chiediamo alla popolazione”.
E’ chiaro che tutti ci auguriamo di non averne mai bisogno, ma è anche vero che il servizio di trasporto infermi CRI copre proprio quelle necessità anche diagnostiche o di cura (analisi, terapie, ricoveri), delle quali chiunque di noi o dei nostri familiari può trovarsi ad aver necessità, al di là delle emergenze per le quali resta attivo il servizio del 118. Ma nella sede di piazza Matteotti, che da quest’anno ospita i Volontari e la Sezione Femminile della CRI a Tuscania, bolle in pentola anche altro: sta per partire un nuovo corso di Primo Soccorso che rinfoltirà le schiere dei Volontari del Soccorso tra i cittadini di Tuscania.
“E’ il quarto corso che promuoviamo assieme alla CRI di Viterbo – dice Strincone. La formazione di base, che spazia dal diritto internazionale umanitario alle tecniche di rianimazione, è gratuita e si svolgerà in orari serali. Giovedì 18 marzo alle 21, nella sala di San Marco, ci sarà il primo incontro aperto a tutti per presentare il corso. E in quella occasione lo dirò senza mezze parole: la formazione che proponiamo è seria e impegnativa, e la disponibilità che chiediamo ai nostri volontari è alta”.
Insomma secondo Strincone quello dei Volontari del Soccorso a Tuscania è “un percorso aperto a tutti ma non a chiunque: richiede tempo, impegno e assunzione di responsabilità. Sono certo, tuttavia, che saranno in tanti a farsi avanti”.