CENTRO ANZIANI UNA TRASPARENZA DI DIFFICILE COMPRENSIONE
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Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 16/07/2010 09:41:05
Sembra ormai chiaro che i tuscanesi, per arrivare a comprendere completamente tutte le problematiche relative al “caso del centro anziani”, devono attendere il consiglio comunale per il quale serve solo la conferma della data. “Un consiglio che sarà acceso, ma che porterà ulteriore chiarezza sulla questione- rassicura l'assessore incaricato Ezio Brachetti- voglio ribadire che le nostre azioni sulla vicenda e le mie in particolare sono in assoluta trasparenza e le chiacchiere lasciano il tempo che trovano.
Questa è una questione legale, più che politica e deve essere affrontata in questo modo, quindi ora sarà competenza del segretario comunale. Al consiglio farò le mie valutazioni e lascerò la cosa alla decisione della giunta come è corretto”. Brachetti quindi focalizza “il problema” in certe incoerenze legali interne nella gestione della direzione del centro e distingue da questo “i fondi regionali”.
Su tale “altro” problema ci sono state le richieste di informazione da parte di Cecchetti e probabilmente è questa seconda questione che ha generato la maggior parte delle voci nel paese. “E' una questione distinta” dice Brachetti.
Marco Quarantotti ha avuto la delega da parte di Cecchetti prendere visione degli atti ufficiali dei famosi “fondi regionali” e secondo la sua analisi in sostanza questi soldi sono stati spesi e esistono carte che lo attestano, quindi non si comprende dove è il “grande problema” del centro anziani, che ha portato a questa strana segretezza da parte dell'amministrazione, o per contrarietà, a sospetti eccessivi da parte della popolazione. “In pratica la giunta Cappelli venuta a conoscenza della disponibilità della somma di euro 10.650,00- dice Quarantotti- sposta questi soldi al completamento di un progetto del 2006. Dato che per questo progetto erano stati chiesti 28.000,00 euro, ma nel 2007 fu finanziato soltanto per 15.570,00”. Dopo questo ci sono altri due documenti, che in sostanza attestano come i soldi sono stati divisi tra 7.500 euro per la Cooperativa Macchia Nera di Tarquinia e 3105 euro per la realizzazione dello spettacolo “Il racconto della Passione”.
Questo in riferimento all'anno 2008, che comunque sembra l'anno chiave rispetto ai “fondi regionali”.
Dagli atti almeno, è chiarissimo come i soldi sono stati spesi. L'unica cosa che resta opinabile è la qualità delle opere e la reale necessità delle stesse, ma sono valutazioni che possono essere fatte per ogni questione e quindi anche se “ipoteticamente importanti” restano a livello di congetture.
Quindi la difficoltà per un osservatore esterno è comprendere ancora dove e perché ci siano tanti problemi attorno alla vicenda e di che natura sono le “altre” incoerenze se non si riferiscono al bilancio, o almeno “a questo”.
Stefano Mattei