Il sindaco Natali reagisce con durezza alle critiche fatte sul riposizionamento dei dipendenti all'interno del comune. “Non c'è nulla di quello che è stato detto che corrisponde a verità- dice Natali- in ogni ente che entra in un nuovo ciclo, si tende a cambiare, ma posso assicurare che in quindici mesi della nostra amministrazione sono state spostate di ruolo solo due o tre persone e con notevole cura, in mansioni che hanno svolto in precedenza.

In questa fase per il recupero dei tributi, che ha le sue sue scadenze, dobbiamo necessariamente potenziare l'ufficio competente, semplicemente questo. Non ho mai sentito di dipendenti che che si strappano i capelli e vanno nel panico, vorrei conoscere queste persone.

Credo che siano menzogne create ad arte, o da gente che ha paura di impegnarsi, come dobbiamo fare noi amministratori o i dipendenti comunali. Per il futuro dobbiamo credere che le strutture funzionino e sono convinto che ci siano molte persone valide che lavorano per il comune e insieme dobbiamo cercare di migliorare”.

Il sindaco quindi smentisce categoricamente coloro che vedono nel comune di Tuscania “dipendenti mandati allo sbaraglio” e esclude la possibilità dei problemi causati dal rimpasto e dal riassegnamento di nuovi ruoli a vecchi dipendenti, semplicemente escludendo, o minimizzando l'entità dei lavoratori comunali che sono stati cambiati di posto.

Discorsi questi, sul rendimento dei dipendenti comunali, certamente da valutare con attenzione da parte di ogni osservatore, considerando quanto il comune è stato storicamente criticato per l'eccesso di personale e la stessa giunta Natali, come molti altri, ha sempre sostenuto lo snellimento della forza lavorativa. Se questo personale, forse in eccesso, non funziona, allora Tuscania sarebbe messa veramente male, ma probabilmente le radici del problema sono completamente diverse.

Stefano Mattei