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IL MASCI RILANCIA L’AVVIO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo • 06/10/2010 09:27:25
Torna alla ribalta il problema della raccolta differenziata. L’argomento è stato riproposto in questi giorni dal Masci il movimento degli scout adulti cattolici che ha ripercorso tutte le tappe dell’annoso problema. La raccolta differenziata è diventata obbligatoria anche nei comuni del Lazio già da diversi anni. Sono state concesse diverse proroghe e sono stati scaglionati in modo progressivo gli obiettivi da raggiungere.

Il comune di Tuscania è praticamente fermo alla sola raccolta degli ingombranti e si affida alle persone di buona volontà che si auto gestiscono la propria differenziazione dei rifiuti. L’obiettivo fissato per il 2010 nella Regione Lazio è pari al 50%. Tuscania è ferma a poco più del 12%. Un risultato molto negativo che ad onor del vero è condiviso con la maggioranza dei comuni del Lazio. Eppure sembrava che la raccolta differenziata sarebbe stata realizzata sin dai primi mesi di governo della nuova amministrazione.

Il delegato all’ambiente Paolo Sensi ha predisposto il progetto, curando oltre al modello economico organizzativo, anche i tempi e le modalità per l’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti. Questo progetto ancora non è stato portato in discussione in consiglio comunale e Paolo Sensi che non esercita più la delega all’ambiente ha smesso di occuparsi della raccolta differenziata.

L’amministrazione comunale deve trovare al più presto una soluzione perché a partire dal prossimo anno per i comuni che non organizzano la raccolta differenziata e non raggiungono gli obiettivi fissati dalla legge verrà applicata l “ecotassa” che farà lievitare le bollette che devono pagare i cittadini per la tassa dei rifiuti.

Nel 2009 il comune ha speso oltre quattrocentomila euro per pagare i costi dello smaltimento dei rifiuti. Questa cifra è destinata ad aumentare con l’applicazione dell’ecotassa.

Nel Lazio ben 2.864.068 tonnellate di rifiuti urbani nel 2008 sono finite in discarica, cioè l'85,7% del totale, contro una media nazionale del 67,7%, peggiorando la performance dell'anno precedente. Diminuisce lievemente la produzione totale di rifiuti, con 3.343.551 tonnellate, ma la raccolta differenziata, rimane ferma al palo al 12,9%, in crescita di un misero 0,8%, contro una media nazionale del 30,6%. Resta alta anche la produzione per abitante, di circa 594 chilogrammi pro-capite, al sesto posto nella classifica nazionale, contro una media di 541.

Questi dati anche se dimostrano che Tuscania è in “buona compagnia” non possono essere usati per giustificare il mancato avvio della raccolta differenziata.


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