PIOGGE ACIDE A MONTEBELLO INCREDULITA' E PREOCCUPAZIONE
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 25/03/2010 19:04:00
La notizia delle piogge acide verificatesi a Montebello, in Loc. Casalino, divide l’opinione pubblica. Molti cittadini difatti sostengono che la coltre giallognola rinvenuta dall’agricoltore sui propri fondi non può essere associata alle particelle di zolfo contenute nei fumi delle centrali elettriche di Civitavecchia e Montalto di Castro: “ Queste particelle sono talmente sottili che se cadono a terra non evidenziano alcuna patina – afferma un giovane studente – sono convinto che le emissioni dei fumi industriali sono dannosi per la salute, ma non bisogna esagerare”.
Che le piogge acide possano aver seccato le piante da frutta a Montebello viene ritenuto plausibile: “Ci sono alcune varietà di piante, compresi gli ulivi, che soffrono le piogge acide, generalmente però dopo qualche anno riescono a riprendere il normale ciclo vegetativo e produttivo – afferma un agricoltore della Confagricoltura – purtroppo questo è il prezzo che dobbiamo pagare nel nostro territorio che da anni è diventato il polo energetico più grande d’Europa.
Con l’uso del carbone poi questi problemi si aggravano”. Per quanto riguarda la caduta di zolfo a Montebello gli scettici sostengono che quanto visto dall’agricoltore in realtà era soltanto la sabbia dei deserti africani che è caduta con la pioggia ed ha imbrattato il terreno e le piante. E’ invece pienamente confermato il fenomeno delle striature giallognole che si vedono nel cielo in corrispondenza dell’ubicazione delle centrali di Civitavecchia.