COPERTURA SAN FRANCESCO REVOCATA LA DELIBERA CHE HA APPROVATO IL PROGETTO
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 26/02/2010 09:25:14
La giunta comunale accogliendo la richiesta del responsabile dell’ufficio tecnico ha revocato in autotutela la delibera del commissario straordinario con la quale è stato approvato il progetto per la copertura dell’ex Chiesa di San Francesco.
I motivi alla base di questa decisione sono preoccupanti: il progetto definitivo della copertura è stato redatto da personale del comune non in possesso della qualifica di ingegnere o architetto e non, come previsto dalla normativa in materia di vincolo, da progettista in possesso della qualifica di architetto.
La giunta comunale ha preso atto anche delle preoccupazioni espresse dal dirigente dell’ufficio tecnico che sono state riportate nella delibera di revoca: “sussistono evidenti ragioni di interesse pubblico ricollegabili alla necessità di procedere celermente all’affidamento dei lavori per la copertura della chiesa di proprietà comunale di S. Francesco sulla base di una progettualità pienamente legittima ed efficace, al fine di evitare fra l’altro contenziosi con la ditta futura affidataria, onde non perdere i finanziamenti regionali concessi”.
Nonostante l’atto deliberativo sia stato assunto negli ultimi giorni del mese di dicembre, il contenuto della delibera è stato reso pubblico solo in questi giorni sul sito web del comune. La copertura della ex Chiesa di San Francesco, concessa in uso alla soc. Boscolo Etoile, è diventata un odissea.
Adesso è stato reso pubblico che l’originario progetto è stato redatto da tecnici non in possesso del titolo richiesto ma alcune settimane fa un’altra tegola è caduta sulla realizzazione di questa opera: il blocco dell’iter burocratico per l’affidamento dei lavori richiesto dalla soprintendenza ai monumenti che ha chiesto prima di concedere il proprio nulla osta alla realizzazione dell’opera la produzione di immagini tridimensionali per verificare preventivamente l’impatto ambientale della copertura.
Quando si dice che succedono tutte a Tuscania non si tratta di un luogo comune: è proprio così.