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PD E PDL, C'E' SOLO UNA “L” DI DIFFERENZA - di Giancarlo Guerra
Pubblicato da Giancarlo Guerra in Articoli Toscanella • 23/03/2010 20:48:55


Mentre ci si avvia alla conclusione della campagna elettorale per le prossime provinciali e regionali 2010, è già possibile tirare alcune somme circa la contesa. Il duopolio Meroi-Grattarola, diverso per sigla e poco più (se vogliamo, una “L”), ha catalizzato l’attenzione di una informazione parziale e storicamente affine a dare spazio ai grandi partiti.

Vuoi per una questione di cassa, vuoi per una questione di richiamo del grande pubblico. Facciamo finta che faccia parte del gioco e parliamo dei contenuti. Già, i contenuti. Al di là del reciproco passarsi la palla da parte del duo di cui sopra, i temi affrontati sono stati sempre approssimativi e pretestuosi. Per la serie: “noi siamo meglio di loro”, “loro hanno fatto poco, noi avremmo fatto di più” e così via. Ma sempre con grande aplomb, per carità.

Questo non perché lo stile sia rilevante, bensì perché, come detto, PD e PDL si distinguono ormai solo attraverso l’esame del DNA, chiaramente grazie all’aiuto dei RIS. La top ten delle argomentazioni di richiamo è stata vinta da quei temi sensibili che magicamente diventano priorità per PD e PDL all’avvicinarsi delle elezioni: quanto amore e quanto interesse per il prossimo. Gli sprechi, poi? Orrore! La sanità? Guai a chi non la erge al bene supremo! I giovani? Tutti a prendere un bell’aperitivo e ad ascoltare precari e disoccupati che sono stati ignorati da questa brutta brutta società superficiale e sorda.

Ecco! Insomma, PD e PDL hanno prodotto la loro buona dose di claim elettorali. Hanno invaso le plance dei manifesti dando sfogo ad una barbarie di carta continua con i loro bei faccioni in tutte le tinte (e di dubbio gusto, ca va sans dire). Eppure nessuno ha sentito il benché minimo vagito di novità, di progresso, di rinnovamento. Per carità: gli stessi, sempre, da decenni. La novità? La speranza? Un ologramma, forse. La controfigura di chi regge fili e tesse trame già viste. In realtà lo sanno tutti. L’unica novità è stato ed è il candidato alla presidenza Raffaele Saladino. Lui, uomo dell’Italia dei Valori accolto con grande stima ed affetto dagli amici di Sinistra Ecologia e Libertà e della Federazione di Sinistra.

Un uomo dal grande spessore professionale ed umano, preparato e capace di essere trade union fra la più eccellente delle istituzioni del viterbese, l’Università della Tuscia e le attività economiche e sociali della nostra provincia. Con queste caratteristiche, il confronto con gli avversari è stato pressoché impari. Di fatti lo si è largamente evitato, come da costume nell’era berlusconiana, dove mettere a confronto senza filtri i politici è divenuto paradossalmente un oltraggio alla democrazia! Dove al rischio di smascherare i larghi spazi vuoti della politica di cartone si preferisce sopperire con monologhi ad oltranza di fronte a platee preconfezionate.

Il programma presentato dalla coalizione IDV, SEL e FDS ed interpretato alla perfezione dal professor Raffaele Saladino costituisce l’ossatura forte di una opportunità di progresso reale. Senza dubbio alcuno i cittadini della Tuscia hanno l’opportunità di dare un segnale a coloro che restano avvinghiati al potere per il potere, al già visto e sentito, allo smentito ed ammuffito. Solo lo schieramento alternativo IDV, SEL e FDS risponde alle esigenze di un territorio dove occorre una grande attenzione contro le speculazioni, il malaffare, la cementificazione, le mistificazioni, il parassitismo, la devastazione ambientale.

La nostra proposta è di dare una chance di progresso effettivo alla Provincia di Viterbo. Raffaele Saladino è la persona giusta. Un futuro nuovo!

Giancarlo Guerra candidato provinciali Tuscania - Marta


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