IL NUOVO CANILE COME LA STORIA INFINITA LUIGI PICA PRENDE IN MANO LA BANDIERA DEL RIFUGIO SPERANZA
I volontari del Rifugio Speranza dopo aver minacciato decine di volte di consegnare i cani randagi al sindaco, di chiamare il Gabibbo e di sfilare per le vie del paese con gli oltre sessanta cani che provvedono ad accudire, hanno ottenuto la piena e convinta solidarietà di Luigi Pica, che dal sito web Toscanella.it, con la sua attività di pungolo agli amministratori che dura ormai da anni, può essere considerato il “Beppe Grillo” di Tuscania.
“A fine anno 2009 – afferma Luigi Pica - un intervento duro dei volontari del Rifugio Speranza, sommersi dal pantano fino al soffocamento, minacciarono di rivolgersi a “Striscia la Notizia”, tutti si indignarono perché non era giusto infangare un nome di un paese per un problema facile da risolvere, i volontari (io li chiamerei, “martiri”) abbandonarono l’idea su delle promesse. Per farli contenti incominciarono a “picchettare” l’area, anche se in maniera ridicola.
Quei pezzi di ferro con striscia bianco-rossa, sembravano un inizio, una speranza, ma purtroppo sono stati lì per mesi, poi coperti dalla vegetazione, anche la vegetazione è più veloce dei tempi di costruzione del canile!
Con lettera del 23.08.2010 indirizzata al signor Sindaco e p.c. al Servizio Veterinario ASL l’associazione “Rifugio Speranza” ha chiesto qualcosa che non ha avuto risposta, ma forse sì, l’area è stata “ruspata”. Che cosa vogliamo fare? Fin qui ci sembra ci avete preso in giro, noi vogliamo delle risposte certe, delle promesse, ne abbiamo fin sopra i capelli, ma pensate veramente che abbiamo perso il senso della ragione?
Siamo stanchi, stanchi delle vostre promesse, delle vostre date, dei vostri “ci stiamo lavorando”, “stiamo aspettando la risposta di…” Noi vogliamo intraprendere azioni che vi inducano alla sincerità, a darci delle certezze, noi abbiamo paura dell’inverno, che sta arrivando e che nessuno ferma.
Noi, se in tempi brevi non avremo risposte certe, andremo dal Prefetto di Viterbo e consegneremo le chiavi. Quando è troppo è troppo!”.
I problemi del canile e le difficoltà dei volontari lasciati soli dalle autorità negli ultimi dieci anni, sono state oggetto di aspre critiche e ripetuti interventi sui mezzi di comunicazione, speriamo che i lavori di ripulitura dell’area ove dovrà sorgere il nuovo canile, rappresentino un concreto segnale per la definitiva soluzione del problema.