RIPOPOLAMENTO: INTERESSANTE INIZIATIVA CON LE SCUOLE L’ASSESSORE ELISEO FULGENZI INCONTRA GLI ALUNNI DELLE QUARTE ELEMENTARI
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 18/05/2010 17:13:33
Sabato scorso, nonostante le avverse condizioni meteorologiche, nella zona di addestramento cani “La Ficona”, sono stati lanciati al fine del ripopolamento della fauna selvatica, due coppie di lepri ed una coppia di fagiani.
“L’ operazione faunistica – afferma il gestore della zona addestramento cani di Tuscania - ha visto partecipi i ragazzi delle quarte classi della scuola elementare che insieme a rappresentanti del mondo venatorio hanno condiviso l’opportunità di essere partecipi ad uno dei momenti più significativi e qualificanti che ha come finalità l’immissione nel territorio ai fini riproduttivi e ripopolamento di selvaggina”.
Dopo l’attività del lancio della selvaggina la mattinata si è conclusa con l’incontro nelle aule delle quarte elementari, dove gli alunni entusiasti ed interessati hanno scambiato le loro opinioni, parlando di gestione del territorio e rispetto per l’ambiente con l’assessore Fulgenzi ed il gestore della “ZAC”.
“Sicuramente una giornata interessante che ha offerto ai ragazzi l’opportunità di vivere nonostante la giornata uggiosa una piacevole ed istruttiva mattinata – dice l’assessore Eliseo Fulgenzi - un ringraziamento alla direttrice scolastica, alle docenti, ed ai gestori della ZAC per la disponibilità offerta”.
Gli studenti hanno potuto conoscere le motivazioni per le quali c’è la necessità di procedere al lancio della fauna selvatica da ripopolamento. Un attività che cerca di mettere riparo allo squilibrio causato dall’inquinamento e dai danni ambientali prodotti dall’uomo. Gli stessi cacciatori provvedono all’attività di cattura delle coppie che vengono utilizzate per il ripopolamento.
“Le attività di cattura della selvaggina – spiega un anziano cacciatore - vengono effettuate sui selvatici nobili stanziali come la lepre e il fagiano. Lo scopo è quello di avere a disposizione selvaggina che abbia buoni connotati di selvaticità, tali da non avere difficoltà di immediato ambientamento al momento della sua liberazione in altro territorio.
Questi capi hanno tutte le caratteristiche di rusticità adeguate per la vita in campagna, a differenza dei capi allevati che hanno bisogno di un periodo più lungo di ambientamento e “protezione” dalle insidie naturali”.