Federico Stendardi, uno dei ragazzi che vorrebbero formare il consiglio giovani tuscanese, racconta la sua esperienza all'incontro che lo scorso fine settimana si è svolto a Tarquinia, proprio per discutere sulle realtà dei consigli comunali giovanili.

“E' stata una bella esperienza- dice- oltre il paese ospitante, erano presenti ragazzi provenienti da Ronciglione, Bassano e altri luoghi della provincia. La mattina di sabato c'è stata una visita alle tombe etrusche e il pomeriggio è seguita ad agraria, poi sono ritornato, ma so che molti ragazzi si sono anche fermati a dormire in zona, perché il giorno successivo il meeting è continuato”.

Al contrario di queste altre realtà, dove i consigli giovanili sono affermati, Tuscania nonostante le richieste dei ragazzi, è ancora distante soprattutto per l'atteggiamento contrastante del comune, considerando che il sindaco ha dichiarato “che non è una priorità rispetto a bisogni più impellenti”, mentre il presidente Ciccioli è sembrato estremamente sensibile alla questione. “Lo stesso assessore provinciale alle politiche giovanili Bianchini- conclude Stendardi- ha fatto presente proprio la mancanza di Tuscania in questa iniziativa a livello provinciale”.

Una questione che resta complessa, considerando che le possibilità legislative per istituzionalizzare il consiglio dei ragazzi sembrano più difficili col passare del tempo e l'autogestione, come quella attuale. rischia di naufragare senza un sostegno da parte delle istituzioni.

Stefano Mattei