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UN GIOVANE TUSCANESE RACCONTA LA SUA ESPERIENZA CON IL TORNADO HERMINE A DALLAS
Pubblicato da Stefano Mattei in Nuovo Corriere Viterbese • 11/09/2010 10:08:52
Alessio Giudice, un giovane tuscanese di 28 anni, racconta la sua esperienza con il tremendo uragano Hermine, che si è abbattuto in questi giorni sulla città americana di Dallas, dove il ragazzo si trova per motivi di studio. “Per radio- racconta- avevano informato sulla possibilità di forte piogge, causate dalle tempesta tropicale chiamata Hermine che generalmente si abbatte sulle coste, quindi il sud del Texas, nei pressi del Golfo del Messico, ma niente di più.



Al mattino il livello dell'acqua era alto, ma non sembrava nulla di pericoloso e alle quattro di pomeriggio con la mia ragazza americana eravamo in automobile e il tempo ha iniziato a peggiorare velocemente, abbassando i finestrini abbiamo notato un grande caldo e una fortissima umidità.


A quel punto in tutta la città sono iniziate a suonare le sirene e abbiamo capito che c'era qualcosa che non andava. Il livello dell'acqua ha raggiunto le ruote delle automobili e velocemente siamo tornati a casa della famiglia della mia ragazza e hanno iniziato a rimbalzare le notizie.



Due mulinelli si sono staccati dalla tempesta principale e si sono abbattuti sulla città provocando gravi danni. Il più forte dei tornado andava 119 miglia orarie quindi a 191 chilometri orari il secondo sui 140 chilometri orari. Il maggiore è partito da South Dallas dirigendosi verso Downtown dove stanno i grattacieli, una cosa particolare perché solitamente non si muovono così all'interno della città, ma toccano solamente i sobborghi.



Un altro particolare che aumentava la pericolosità dei due tornado era che mentre le trombe d'aria spesso si muovono in linea retta, come ad esempio quella che ha colpito il viterbese, queste invece saltellavano e potevano comparire da un momento all'altro in qualsiasi punto della città.

Anche se siamo riusciti a metterci in salvo per tempo, sono stati momenti di vera apprensione, con le finestre della casa spalancate per paura che la pressione potesse far esplodere i vetri e le sirene che continuavano a suonare come in un bombardamento. Quando è tornata la calma abbiamo appreso dai notiziari che la forza del tornado era tale, che ha alzato un 18 wheels (autotreno da diciotto ruote) scaraventandolo contro una fabbrica di vernici e danneggiando l'edificio. Questa, per Dallas, è rimasta come l'immagine emblematica della tempesta”.

Stefano Mattei


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