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RESTAURO E LAVORI DI S.M. MAGGIORE
Pubblicato da Stefano Mattei  in Nuovo Corriere Viterbese • 29/04/2010 06:52:04

Sembra buono lo stato di Santa Maria Maggiore nonostante gli ultimi lavori di restauro, che ad alcuni avevano lasciato delle perplessità. Il custode, Mariano Alfieri descrive la natura “precauzionale” di questi lavori. “Essendo il responsabile della struttura- spiega Alfieri- ho indicato la necessità di fare questi lavori, perché i conci sotto il tetto, si suppone a causa delle vibrazioni si erano indeboliti, ma adesso il problema è risolto”.

Il custode, con il suo impegno personale e facendo riferimento direttamente al ministero dei beni culturali tiene aperta questa perla del paese, che ha origini anteriori al cristianesimo. I suoi elementi di interesse sono molti, così come i suoi misteri, che continuano ad affascinare turisti e studiosi del settore.

Oltre il famoso giudizio universale della scuola di Giotto, il pulpito, il battistero e il famoso trono che sembra risalente all'epoca etrusca, questo senza contare la bellezza della struttura e della facciata. “D'inverno- continua- abbiamo circa 700 visitatori al mese, mentre d'estate possiamo arrivare a 2000, 2500, ma molti dei turisti che arrivano qui se ne vanno senza visitare il centro storico”.

Secondo questi dati dunque, troppo pochi di questi turisti poi vengono orientati verso il paese. Un “gioiello” certamente da valorizzare e che oltre i recenti lavori di restauro ha in progetto altre opere . “Negli anni 50- conclude Alfieri- è stata fatta l'attuale pavimentazione costruita senza curarsi di certi aspetti, ora abbiamo intenzione di continuare quello che è stato iniziato per le navate laterali, dove sono stata rinvenute terme romane.

L'intenzione è quella di mostrare l'antica pavimentazione, ricoprendola con un vetro o cristallo trasparente. Stiamo solamente aspettando i fondi necessari”. Santa Maria Maggiore è uno dei tanti incredibili tesori, del patrimonio tuscanese, che devono avere il risalto che meritano e logicamente possono essere i catalizzatori del tanto discusso e celebrato incremento del turismo.

Basta mettere un piede dentro Santa Maria Maggiore e trovarsi per poco in quello strano spettacolo dove si mescola cultura etrusca, romana e medioevale, per chiedersi nuovamente come Tuscania non possa vivere principalmente di turismo. 

Stefano Mattei 


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