Questa sera al Parco della Torre di LavelloDopo l’incontro con Sergio Zavoli, salutato da grande successo ieri sera, continua nell’Anfiteatro del Parco Torre di Lavello alle 21,15, la rassegna di poesia con musica “Ci manda Petrarca… e anche Bob Dylan”, a cura di Ennio Cavalli.
Questa sera il pubblico entrerà in sintonia con la visione del mondo di una grande poetessa, Wislawa Szymborska, Premio Nobel 1996.
Nel Parco di Tuscania andrà in scena “Spostamenti”, recital tratto dalle poesie della scrittrice polacca, a cura di Tiziana Bagatella (voce recitante), Patrizia Rotonda (canto) e Carlo Mezzanotte (pianoforte).
“La Szymborska ha 87 anni, vive a Cracovia. La prima volta che l’ho incontrata,” racconta Ennio Cavalli, direttore artistico della manifestazione, “eravamo all’aeroporto di Stoccolma, per la conferenza stampa del Nobel per la letteratura. La Szymborska indossava un vezzoso cappellino bordeaux, un tailleur a quadretti bianchi e neri, stivaletti con un po’ di tacco. Per la ritrosia e il mistero che l’avvolgevano passava per ‘la Greta Garbo della letteratura polacca’. Parlava e parla solo il polacco. Dopo ogni risposta data ai giornalisti, partiva la babelica staffetta degli interpreti. Polacco-svedese. Svedese-inglese. Poi di nuovo domande in altre lingue, rifatte in polacco. Le chiedemmo quando avesse cominciato a scrivere. ‘Intorno ai cinque anni’, rispose, ‘su una cartamoneta avuta in dono da mio padre’. Le sue opere, quando vinse il Nobel nel 1996, erano ancora quasi sconosciute in Italia. Oggi sono tutte pubblicate dall’editore Adelphi.”
La poesia di Wislawa Szymborska travalica i normali circuiti letterari, espandendosi in più vasti, imprevedibili territori. Un viaggio dal respiro ampio, ironico, avvolgente, che segue il filo rosso dell’infinita ricerca dell’uomo, tra natura e universo. La motivazione dell’Accademia di Svezia diceva tra l’altro: “La poesia della Szymborska è una forma di responso esistenziale, un modo di sognare la vita e insieme di viverla”.
Lo spettacolo “Spostamenti” è curato da Tiziana Bagatella, attrice di teatro, cinema, televisione. In teatro, tra i principali allestimenti: La figlia di Iorio con Michele Placido; La Casina di Plauto con Renato Rascel; I Giganti della Montagna con Irene Papas; Lascio alle mie donne con Lello Arena; Discorsi su Ruzante con Dario Fo, Re Lear con Giorgio Albertazzi. Con Pino Micol ha condiviso numerosi allestimenti teatrali tra i quali Edipo, Don Giovanni Involontario e Anfitrione di Kleist. E’ una delle protagoniste della fiction sulla vita di Basaglia, “C’era una volta la città dei matti”, per Rai Uno, con Fabrizio Gifuni e Vittoria Puccini, regia di Marco Turco: migliore miniserie al Roma Fiction Festival. e Silver Magnolia Award al Television Festival di Shanghai.
Patrizia Rotonda. Si specializza in canto con Lee Colbert, Massimo Sardi, Cinzia Spata e Catharina Kroger. Collabora con Giovanna Marini, Mauro Pagani, David Riondino. Partecipa a Suoni e Visioni (Milano), La Città Aromatica (Siena), Fiera Internazionale del Libro (Torino), Premio Tenco (Sanremo), Caterpillar su Radio 2, Live Radio tre suite, Roma Europa Festival, Festival di musica contemporanea Nuova Consonanza. Fondatrice nel 2009 del quintetto ALABASTRA. Dal 1996 insegna canto preso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio a Roma.
Carlo Mezzanotte, pianista, ha collaborato con Lester Bowie, Paolo Fresu, Antonello Salis, Paolo Conte, Mauro Pagani, Eugenio Bennato. Con il suo gruppo Syntaxis ha al suo attivo 4 CD, l’ultimo dal titolo “Lighter”. E’ co-fondatore con Rodolfo Maltese e Pieluigi Calderoni (del Banco) del gruppo Indaco. Per alcuni anni si dedica anche al teatro (Proclemer, Squarzina, A. Lionello, Gregoretti, Verdone), come compositore, arrangiatore e pianista. Autore di performance per soli sintetizzatori tra cui “Il ritorno alla ragione”, “South” e una serie di improvvisazioni su poesia e danza, in scena per due stagioni al teatro Argentina di Roma. Premio della Critica Cinematografica e Televisiva per il cortometraggio musicale “Alway(s) Night”, ispirato a Thelonious Monk. Nel 2000 realizza "Bach to the Future", un CD dedicato alla musica per tastiera di J.S.Bach.
A inizio serata, in una sorta di ideale collegamento tra Tuscania e Cracovia, sarà possibile ascoltare dalla viva voce della Szymborska una delle sue bellissime poesie, dedicata alla manifestazione e registrata da Ennio Cavalli. La anticipiamo ai nostri lettori, nella traduzione di Pietro Marchesani:
Le tre parole più strane
Quando pronuncio la parola futuro
la prima sillaba già va nel passato.
Quando pronuncio la parola silenzio
lo distruggo.
Quando pronuncio la parola niente
creo qualche cosa che non entra
in alcun nulla.
Domenica 22 agosto chiude la rassegna la cantante-attrice Ottavia Fusco con lo spettacolo “Gli anni zero”, con le canzoni scritte da Umberto Eco, Dacia Maraini, Edoardo Sanguineti, Vittorio Sgarbi, Giorgio Albertazzi e altre firme della letteratura e del mondo dello spettacolo, musicate e arrangiate per l’occasione.
La rassegna è prodotta da Marco Schiavoni e Officina Culturale della Tuscia, Assessorato alla Cultura Regione Lazio, in collaborazione con il Comune di Tuscania, l’Associazione Culturale Tuscania d’Arte e la Provincia di Viterbo, e sponsorizzata dalla Banca del Credito Cooperativo di Roma, la trattoria Torre di Lavello e l’agenzia Tecnocasa di Tuscania.