CONTINUA IL PROBLEMA DELLA PUZZA DEL COMPOST
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Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 06/08/2010 22:10:36
Nuove lamentele da parte di molti cittadini su una grande “puzza” che sembra abbia il suo epicentro nel “bivio di Montalto” e che continua a disturbare gli abitanti delle case circostanti. Evidentemente il cattivo odore trasportato dal vento proviene dall'impianto di compostaggio situato nell'area definita “del fontanile delle donne”.
Una struttura che aveva fatto molto discutere perché la puzza logicamente porta a sospetti di inquinamento.
Paolo Sensi, anche se attualmente il suo ruolo resta incerto, alcuni mesi fa, ha spiegato a fondo la questione. “L’impianto opera da più di 10 anni e svolge un servizio di pubblica utilità- ha detto- l'impianto di compostaggio è di proprietà della Tuscia Ambiente Srl, non è un sito di stoccaggio di rifiuti, ma un impianto di produzione di ammendante compostato misto detto tecnicamente compost (comunemente chiamato fertilizzante, terriccio, etc…) che è il risultato di un processo di trattamento che prevede il riutilizzo del verde ornamentale miscelato con una serie di rifiuti identificati da appositi codici, tutti non pericolosi che l’azienda è autorizzata a ricevere.
Il compost viene utilizzato in agricoltura per il trattamento dei terreni come anche nella selvicoltura come fertilizzante ed è soggetto al controllo della provincia che è l’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione alla gestione.
La provincia tramite l’Arpa ed altri uffici tecnici, controlla l’impianto verificando il rispetto della normativa alla quale l’azienda si deve attenere. In tale attività di controllo è evidente che la provincia verifica costantemente se ci sono pericoli di inquinamento per l’ambiente e la popolazione, sia per quanto attiene la salvaguardia del suolo e delle eventuali falde, sia per quanto riguarda le immissioni in aria di qualunque tipo.
Non risulta nessun tipo di contestazione da parte della provincia”. La lunga storia dell'impianto, ha anche avuto risvolti giudiziari, ma attualmente l'area di compostaggio sembra a norma. Semplicemente questo tipo di strutture hanno come controindicazione il cattivo odore, un elemento che magari è stato sottovalutato nel periodo della sua costruzione.
L'unica possibilità plausibile può essere l'intervento dei due consiglieri provinciali provenienti da Tuscania, questo considerando che l'autorità nel controllo della questione non è dell'amministrazione comunale.
Stefano Mattei