Caro assessore alla cultura leggo con interesse il tuo articolo
http://www.toscanella.it/blog/index.php?id=db5 e condivido che sono tempi duri perché i finanziamenti non arrivano (neanche dai tuoi alleati alla regione e alla provincia, figuriamoci se erano di centrosinistra), mi sono così commosso che quasi mi scappavano due lacrime.
Vedi caro assessore alla cultura, l’amministrazione comunale è come una famiglia che deve fare i conti con i soldi che ha nel borsellino, un buon capo di famiglia, guarda i soldi che ha nel portafogli e decide se può comprare il pane, il companatico, uno dei due, o tutti e due.
Se sei un buon padre di famiglia, hai capito che puoi comprare solo il pane, il companatico è un lusso che non ti puoi permettere. Se devo fare un raffronto, il pane sono le strade e le decine di priorità che Tuscania ha in questo momento (strade, urbanizzazione dove manca, traffico, e potrei continuare….) la cultura, è il companatico, non ci possiamo permettere il companatico per il momento.
Vedi caro assessore alla cultura, tu per fare tre proiezioni di film nelle piazze tuscanesi, hai speso 2.000 euro, poche persone hanno assistito a quelle proiezioni, ci si potevano riparare delle strade, i film li hanno visti in pochi, ma le strade sono nelle stesse condizioni.
Vedi caro assessore alla cultura, in una mia e-mail certificata (sai che cosa significa?) non mi hai risposto, eppure era legale che tu mi rispondessi, non l’hai fatto.
In quella mail (legale) ti chiedevo perché si continuavano ad imbrattare le due splendide porte medievali di Tuscania, in quel caso era la pro loco, ora sei tu con la tua cultura, non hai nessun altro posto dove mettere quegli orribili manifesti?
Nella stessa mail (ripeto, non mi hai risposto) ti chiedevo come mai Via dei Priori era così sporca e non veniva pulita periodicamente, mica ti ho chiesto la luna?
Vedi caro assessore alla cultura, entro la fine di novembre, prenderò ramazza e secchio e ci andrò io a pulire Via dei Priori, benché sono un cardiopatico, perché pulire quella via significa anche preservare la nostra cultura, non la cultura che fa comodo.
Per favore, Giovanna Perugini,
assessore alla cultura, fatti un giro per Tuscania, mi rendo disponibile ad accompagnarti, perché magari tu non vedi quello che io vedo, guarda in che condizioni è la “Perla della Tuscia”, sistemiamola, poi possiamo parlare di Cultura (con la lettera grande)
Luigi Pica