ZONA ARTIGIANALE: ADDIO FINANZIAMENTO REGIONALE
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 25/05/2010 19:59:21
Dopo vent’anni il comune si accorge che c’è qualcosa che non va nella zona artigianale. Gli operatori che lavorano nella zona PIP che hanno aderito al consorzio per realizzare le opere di urbanizzazione, ormai stanchi e delusi hanno deciso di arrendersi. Sembra quindi inevitabile la rinuncia al contributo che alcuni anni fa, la Regione Lazio aveva erogato per favorire la realizzazione di strade, fogne e pubblica illuminazione.
Il “de profundis” viene avvalorato dalle dichiarazioni rese in consiglio comunale dagli amministratori. Alle preoccupazioni sulla situazione della zona artigianale espresse dal consigliere Fabio Bartolacci sono state date risposte che non fanno presagire nulla di buono. L’assessore Fulgenzi ha fatto notare che vi sono stati numerosi incontri con gli operatori per cercare di trovare un accordo, il comune però non può intervenire nella realizzazione delle opere, perché il consorzio è di fatto un soggetto costituito tra privati.
Questa evenienza è stata rimarcata anche dal dirigente dell’area tecnica del comune, il quale sostiene che nella zona industriale vi è una convenzione firmata dal consorzio e dagli atti che ha potuto esaminare non emerge nulla che dimostri che il comune sia socio del consorzio. Lo stesso consorzio e non il comune risulta assegnatario del finanziamento regionale.
A destare preoccupazione non è solo la questione sollevata dal consigliere Bartolacci sulla presunta partecipazione societaria del comune nel consorzio ma la ventilata ipotesi di dover procedere ad una nuova e più ampia rivisitazione del piano degli insediamenti produttivi. Il penultimo capoverso della delibera che riporta il dibattito sostenuto in consiglio comunale riporta testualmente questa affermazione: “Il Segretario ed il Responsabile dell’U.t.c., su richiesta del consigliere Bartolacci, ricordano l’incontro con l’ing. Baffo, dando atto della necessità di un preliminare esame tecnico relativo alla possibile completa rivisitazione della zona industriale, passaggio che si configura come pre-requisito di base, riconosciuto come necessario anche dall’ing. Baffo, per poter giungere alla soluzione dell’annoso problema”.
L’Ing. Baffo è il tecnico che ha redatto il progetto, approvato dal comune e dalla Regione Lazio, delle opere di urbanizzazione della zona artigianale. A questo punto sembra inevitabile il ricorso alla giustizia, più volte preannunciato quale extrema ratio, da parte degli operatori e della CNA. “Il comune – sostengono gli interessati – se non partecipa ai costi delle opere di urbanizzazione, ci restituisca con gli interessi, quanto abbiamo pagato per la Bucalossi”.